Qualche mese fa, Puma ha ridefinito il concetto di leggerezza ...
Dopo il primo weekend di gare, Russia 2018 ha già offerto una marea di spunti. Non solo a livello tecnico-tattico, ma anche nel settore che ci piace e ci esalta più di tutti: quello degli scaprini da calcio. Nelle gare inaugurali di ogni girone se ne son viste (è il caso di dirlo) di tutti i colori e non sono mancate anche discrete sorprese.
Abbiamo deciso così di aprire questo spazio per voi, dove da qui a fine mondiale posteremo le foto più interessanti e curiose e dove (alla fine della manifestazione) potrete rivedere in azione tutte le scarpe da calcio di Russia 2018.
Per segnalazioni, o anche semplicemente discutere di scarpini e altre cose da Nerds, passate a trovarci nel nostro gruppo Facebook footbAll Nerds Clan – Roba da Nerds.
Scarpe calcio Russia 2018 | LE FOTO
Si è partiti subito forte, nella gara inaugurale: da Russia-Arabia Saudita (5-0) abbiamo scelto Tasir Al-Jassim con le sue Copa 18.1 Skystalker Pack e Aleksandr Golovin, a segno nel finale con delle “vecchie” Nike Mercurial Vapor 11 “Play Fire”.
Colpiti da sindrome-amarcord anche in Egitto-Uruguay (0-1). In attesa del debutto di Salah, ci deliziano il sudamericano Naithan Nandez e Sam Morsy, che scelgono rispettivamente Magista Obra 2 “Fast AF” e Adidas X 17+ “Deadly Strike”.
Non potevano, però, mancare anche gli ultimi modelli dei vari brand. Fra i top player Puma un posto di rilievo spetta – come sempre – a Diego Godin, vittorioso con le sue Puma ONE 1 (QUI la recensione).
Discreta chicca in Marocco-Iran (0-1): l’iraniano Rezaeian è sceso in campo con delle fantastiche Nike Mercurial Vapor 10 rosa, appartenenti al vecchio “Lightning Storm pack” (2015).
Scarpe calcio Russia 2018 | LE FOTO
Da segnalare anche qualche “cambio gomme” inaspettato. Nel ritiro premondiale, ad esempio, David Silva (Spagna) ha cambiato silo, passando dalle Adidas X 18.1 alle Predator 18.1, scarpe effettivamente molto affini come concetto al suo calcio. Una scelta riconfermata anche nel 3-3 contro il Portogallo.
Tutto regolare – invece – per Antoine Griezmann: il piccolo diavolo è andato a segno contro l’Australia (2-1 per la Francia) dal dischetto, portando il primo gol alle sue Puma Future 2 nella colorazione “Illuminate Pack”.
Va sul classico anche Leo Messi, nella sfortunata gara con l’Islanda. Per lui la versione “Energy Mode” delle Nemeziz Messi 18.1. Colorazione “solar green” e, soprattutto, le specifiche che hanno convinto Adidas a differenziare questo modello dalle nuove Nemeziz: i lacci e la suola ultraleggera Gametrax 2.0 con tacchetti triangolari, derivata dalle Messi 16.
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Per non farsi mancare nulla, in Croazia-Nigeria (2-0) avvistato anche un paio di Magista Obra 2 Anti-Clog, ai piedi del nigeriano Ekong.
Fra i più Nerds di tutti, impossibile non citare Luka Milivojevic (Serbia). Un vero fanatico delle vecchie F50, tanto da debuttare nella coppa del mondo contro il Costa Rica con uno strepitoso paio di Adidas F50 adizero “Supernatural” (Halloween 2014).
Ma non ci sono solo i grandi brand, al Mondiale: Edison Flores del Perù porta in campo le Umbro Medusae 2 in una particolare versione biancorossa che matcha perfettamente con i colori del kir e della bandiera nazionale. Novo silo o look personalizzato? Cercheremo di capirlo.
Alla Germania la prima gara (0-1 con il Messico) è andata malino, ma i look di Jerome Boateng è rimasto: per lui Tiempo Legend 7 “Just do it” personalizzate con lacci colorati arancio e viola.
Conferma quanto visto nel pre-mondiale anche Neymar Jr, che dal ritorno in campo dopo l’infortunio sta optando per la versione AG delle Mercurial Vapor 360 “Just do it”, forse per una questione di stabilità, forse per sollecitare il meno possibile fisico e articolazioni dal momento che è convalescente.
Scarpe calcio Russia 2018 | LE FOTO
Impossibile anche non dedicare due paroline all’edizione speciale delle Copa Mundial che Adidas ha disegnato per arbitri e altri ufficiali di gara per festeggiare i 10 mondiali di questo storico scarpino. Particolarità: three stripes nere, logo ufficiale Russia 2018 sul tallone e suola completamente bianca. Di classe, insomma.
Mercurial Vapor 360 SG (con suola in bella evidenza) per Granqvist, decisivo dal dischetto per la Svezia nell’1-0 alla Corea del Sud.
Giovedì 14 la firma con Puma Football, lunedì 18 la prima doppietta da testimonial delle nuove Puma ONE 1. Settimana mica male per Romelu Lukaku, che si candida a un posto di rilievo nella classifica dei marcatori mondiali.
Segna sempre (o quasi) lui: nell’esordio contro la Tunisia doppietta d’ordinanza per Harry Kane e le sue Hypervenom 3 “low cut” del pack mondiale di Nike Football.
Una sorpresa è arrivata invece da Colombia-Giappone, e non solo per il risutato (1-2 per gli asiatici). Il bomber decisivo, Yuya Osako, ha mostrato al mondo le sue Asics DS Light X-Fly 3 SL, scarpino della casa di Kobe dedicato al mercato giapponese, che Osako ha portato anche nella sua avventura europea, in Bundesliga. Un vero pezzo unico a Russia 2018.
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Esordio non troppo fortunato per l’attesissimo Momo Salah, in gol dal dischetto contro la Russia con le sue Adidas X 18+ “Energy Mode” nella versione personalizzata “100 Millions Strong”, dedicata al popolo egiziano.
Golovin si conferma vero Nerd e continua a percorrere al contrario la timeline storica delle Mercurial. Alla seconda gara contro l’Egitto sfoggia addirittura delle Mercurial Vapor X “Liquid Chrome”, risalenti all’autunno 2015.
Non poteva mancare, ovviamente, il principale uomo New Balance Football di Russia 2018. E’ Sadio Mané, da qualche settimana testimonial ufficiale del brand e vittorioso contro la Polonia con le sue Furon 4.0 dell’Outruska Pack.
Da dimenticare anche il debutto mondiale di Paulo Dybala, che ricorderemo forse più per le fantastiche Adidas Glitch indossate che non per la prestazione. La scarpa “misteriosa” del marchio tedesco calza perfettamente sui piedi della Joya, nella colorazione che ricorda la bandiera argentina e dovrebbe far parte del “World Cup pack”.
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Nella seconda gara del Perù, contro la Francia (0-1), a stupire è ancora Edison Flores, che conferma la scelta delle Umbro Medusae 2 ma cambia colorazione, optando per uno sgargiante rosa/giallo.
Nota di merito, nella sconfitta con il Belgio (2-5) per il tunisino Hamdi Nagguez. Non solo ha servito un assist vincente per la seconda rete dei suoi, ma lo ha fatto indossando uno scarpino che non ci aspettavamo certo di vedere in Russia: sono le Nike Mercurial Superfly 4 del “Radiant Reveal pack”, uscito a marzo del 2016.
A tenere alta la bandiera Adidas ci pensa Michy Batshuayi, che contro la Tunisia è subentrato riuscendo a segnare prima dello scadere con le sue X 18+ Purespeed senza lacci.
Gara sfortunata per il tedesco Rudy contro la Svezia, sostituito per infortunio, ma – da parte nostra – nota di merito per aver portato in campo le Nike Tiempo Legend 6 del “Motion Blur pack” (2017). Uno scarpino che ad alcuni calciatori, fra cui anche Alessio Romagnoli, sembra essere piaciuto particolarmente, tanto da “adottarlo” anche a distanza di un anno dall’uscita di produzione.
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Davvero uniche, invece, le Mercurial Vapor 360 decorate da Silni per Salif Sané, giocatore del Senegal. I colori nazionali e un iconico leone, abbelliscono la base del “Just do it pack”.
Stile italiano per il nostro Gianluca Rocchi, che rinuncia alle Copa Mundial edizione mondiale per sfoggiare un paio di adidas Gloro nere e azzurre, con tanto di linguettone ed elastico. La colorazione sembra appartenere al primo “pack” uscito, lanciato nel marzo 2015, poi ritirato e reintrodotto a furor di popolo sotto il marchio Copa Gloro.
Indecisione e tante chicche ai piedi di Cristian Rodriguez. In cinque gare l’uruguagio ha indossato prima due versioni modificate di Future 2.0 e One 1 “a collo basso”, poi ha rispolverato delle vecchie evoSPEED 17 SL-S, scarpe molto amate anche dal napoletano Koulibaly durante l’ultima Serie A.
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Testimonial principale del brand, Keisuke Honda, protagonista di un ottimo mondiale, ha portato in campo le Mizuno Rebula 2 (assieme ai compagni Okazaki e Yoshida) nella colorazione del Passion Red Pack.
Uniche anche le Under Armour Magnetico di Granit Xhaka. Lo svizzero ha portato sui campi di Russia 2018 due diverse versioni dello scarpino, customizzate con i colori della bandiera nazionale. Tre gare e un gol con la versione bianca (a sinistra), una partita con quella rossa, dove spicca molto più evidente la bandiera della confederazione elvetica.
Momento-nostalgia al ritorno in campo di Vincent Kompany: il capitano del Belgio e del City ha naturalmente usato le sue amatissime Adidas Ace 16.1 in pelle, scarpino della cui scomparsa dal mercato si lamentò ufficialmente con un tweet e che – evidentemente – continua a ricevere o a procurarsi “sottobanco”.
Apparizione anche nella colorazione “tradizionale” per le Magnetico Pro. Ci ha pensato Trent Alexander-Arnold, in campo con il modello nero e argento nell’ultima gara del girone.
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A tenere alta la bandiera Umbro ci ha pensato ovviamente Pepe, in gol di testa contro l’Uruguay. Una rete inutile ma che fa onore alla sua carriera e alle bellissime Umbro Medusae 2 all black del centrale difensivo.
Sfortunate anche le esclusivissime Nike Mercurial Superfly 360 “Chapter 6” limited edition consegnate da Nike a CR7 per gli ottavi di finale. Appena 155 esemplari in circolazione, uno dei quali fallisce l’approdo ai quarti del mondiale. Il capitolo 7 della saga lo “leggeremo” a Torino?
Un turno di differenza, ma destino analogo per l’altra stella di Nike Football. Le Mercurial Vapor 360 “Meu Jogo” di Neymar Jr. non superano il Belgio e lo scoglio dei quarti di finale. Le rivedremo in campo con il completo del PSG o la loro apparizione sarà stata molto più fugace?
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