Adidas #BeTheDifference, il diario da Marsiglia

Adidas #BeTheDifference, il diario da Marsiglia

Sole, mare e tanto calcio. La scorsa settimana, per un pomeriggio, Marsiglia è diventata il centro di tutte le attività Adidas del continente grazie alle finali mondiali Adidas Be The Difference (che vi avevamo annunciato qui). Atto finale per il torneo 2 vs 2 che ha toccato 30 città di tutto il mondo (#BeTheDifference l’hashtag ufficiale sui social), ma non solo.

È stata infatti anche l’occasione per vedere da vicino il nuovo pallone della Champions League 2015/16 e per ammirare per la prima volta le sei terze maglie dei top club Adidas: Real Madrid, Bayern Monaco, Chelsea, Milan, Juventus e la new entry Manchester United. A svelare i kit sono stati degli ospiti speciali. Ciascuna squadra infatti ha portato nell’affascinante location del porto commerciale di Marsiglia due giocatori, da Javi Martinez ad Azpilicueta, da Schneiderlin ai “nostri” Montolivo e Mexes; un’occasione unica di vedere i nuovi kit addosso a modelli d’eccezione e – per la stampa – di commentare con i giocatori i sorteggi di Champions che si svolgevano a Montecarlo in contemporanea.

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Ma a Marsiglia si è soprattutto giocato. Partecipavano infatti al torneo 2 vs 2 #BeTheDifference i migliori playmaker (con ai piedi le Ace15) e gamechanger (X15) selezionati a partire dalla data iniziale di Berlino. C’era anche la coppia italiana, composta da Ivan Iaia e Klajdi Qyrana, vincitori della tappa milanese a luglio, con i quali abbiamo avuto il privilegio di condividere il viaggio e l’intera giornata, dalle tensioni pre-gara al post. A prevalere alla fine è stato un ragazzone danese, Jacob Corneliusen, che con i suoi numeri (la giuria premiava in punti le prodezze tecniche individuali) ha strappato ammirazione e applausi alle centinaia di persone che hanno affollato il catino costruito da Adidas e che aveva attratto lo sguardo del nostro obiettivo fotografico già dai primi turni.

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A fine giornata abbiamo provato a fare un bilancio proprio con i due nostri protagonisti, Ivan e Klajdi (nella foto sotto). “Erano passati anni dal mio ultimo evento – racconta Ivan Iaia – parlo del 2004 e del primo Panna KO in Italia. Se devo essere sincero la prima cosa che mi ha colpito è quanto il movimento dello street soccer abbia preso piede da allora. Oggi grazie ai social tutti possono accedere a tutto e questo ha permesso di far conoscere in maniera virale questa grande community. Penso che Adidas abbia sfruttato alla perfezione tutto questo, mettendo assieme una location senza eguali, personaggi importanti nel mondo street e freestyle insieme ai giocatori delle più prestigiose squadre europee. Ho avuto il piacere di conoscere tanti giovani appassionati e ringrazio Adidas per tutto, anche se devo dire (ride, ndr) che a Montolivo un po di fondamentali sullo street non farebbero male!”.

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Se Ivan era una sorta di veterano di queste competizioni, per Klajdi Qyrana si tratta invece di un’esperienza relativamente nuova: “Personalmente – racconta – non ero un fan dello street soccer, anzi penso di averlo sempre giudicato come se fosse una cosa per “mezzi giocatori”. Partecipando alle finali #BeTheDifference di Marsiglia mi sono dovuto ricredere completamente: la sera stessa, dopo la fine del torneo, non riuscivo a smettere di provare i trick visti e ammirati da giocatori che forse avevo giudicato troppo frettolosamente. Potermi confrontare con loro mi ha fatto cambiare il modo di vedere il calcio e sopratutto cambierà il modo in cui affronterò le mie prossime partite. Un immenso grazie ad Adidas per l’opportunità data”.



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