Puma evoPOWER 1.2: il test sul campo

Puma evoPOWER 1.2: il test sul campo

Di quanto ci fossero piaciute le Puma evoPOWER, presentate per la prima volta nel gennaio dell’anno passato, abbiamo scritto più volte, come ad esempio nel resoconto del nostro test sul campo, o nella mini-classifica delle migliori scarpe del 2014. Naturale, quindi, la curiosità con cui abbiamo salutato l’arrivo, a inizio 2015, della seconda generazione di questa fortunata scarpa da calcio prodotta dalla casa tedesca. E non vedevamo l’ora di poterne toccare con mano (o meglio, con piede) i cambiamenti e i progressi. Ma andiamo con ordine.

Ecco tutte le colorazioni uscite fino ad oggi di questo modello. Clicca per ingrandire…

 

Esteticamente, le Puma evoPOWER 1.2 sono sicuramente meno stravaganti delle precedenti (per ora esitono due colorazioni, blue navy/rossa e bianca/azzurra) ma al tempo stesso intriganti e non troppo classiche. Pane, insomma, per i denti di quei calciatori che con il nero hanno un conto aperto. Degna di nota la scelta di mettere in risalto i cuscinetti, anche se il disegno rosso brillante che simula una sorta di tessuto diverso non ci ha convinto moltissimo.

Sicuramente sono una scarpa morbida, ancor più del modello precedente, se vogliamo usare un termine di paragone. Il peso è accettabile, non sono delle piume, è vero, ma d’altronde è verosimile che Puma non abbia puntato sulle evoPOWER per esaltare questa caratteristica, dato che erano – e restano – una scarpa legata all’idea di potenza. Diciamo che sono consistenti, morbide e, per un certo verso, persino tradizionali nella loro innovatività. La calzata è decisamente comoda (piante larghe, fatevi avanti!) e rispetto alla evoPOWER 1.0 non possiamo non notare come la scarpa sia decisamente più avvolgente sul collo del piede, fattore decisamente positivo. La punta dello scarpino, schiacciata e affusolata, sembra esplicitamente ispirata alle scarpe di velocità. Un altro punto a favore.

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La suola FG non ci ha dato nessun problema di stabilità né sul sintetico, né sul campo in erba (che tra l’altro versava in condizioni discutibili, causa pioggia). Con le 1.0 avevamo segnalato un piccolo problema specifico con il tacchetto collocato centralmente sotto la pianta del piede, che ci pareva un po’ troppo alto. Ebbene: il tacchetto è stato alzato e ridotto e la schiena del nostro tester non ha avuto più da ridire.

Abbiamo parlato di potenza, dunque le consigliamo a centrali di difesa, centravanti vecchia maniera e mediani fisici. Ma con la loro forma più affusolata e la nuova tomaia sono ideali anche per chi un po’ di qualità ce l’ha. Se pensiamo al testimonial forse principale, Cesc Fabregas, più che come uomo immagine lo immaginiamo come tester, in grado con i suoi consigli di indirizzare il lavoro dello staff Puma di creare modifiche adatte a talentuosi registi di centrocampo.

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Qualche particolarità. Le evoPOWER si caratterizzano soprattutto per la presenza dei cuscinetti in schiuma AccuFoam nei punti strategici della tomaia; ora che abbiamo testato sul campo le 1.2 possiamo dire che la prima versione lamentava una separazione esagerata fra palla e piede, che è stata corretta. Alla Puma hanno reso la parte morbida molto più sottile, migliorando il rapporto con la palla senza far perdere ai cuscinetti la funzionalità di ammortizzazione. Migliorìa particolarmente apprezzabile, specie nella fase di tiro. Per chi fosse curioso del capitolo usura/manutenzione, data l’introduzione della nuova tomaia dobbiamo dire che – nonostante l’arco di tempo considerato sia piuttosto breve, 3/4 partite – ci ha colpito come un lavaggio un po’ attento le abbia fatte tornare come nuove. [Tester: Pobo]



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