Pallone d’Oro 2013, perché Ronaldo (e la lista completa dei voti)

Pallone d’Oro 2013, perché Ronaldo (e la lista completa dei voti)

Alla fine è andata un po’ come ci auguravamo, con Cristiano Ronaldo sul gradino più alto del podio, le lacrime agli occhi e in mano il Pallone d’Oro 2013. Il galà di lunedì sera a Zurigo incorona (qui il dettaglio dei voti) quello che è stato nel 2013 il giocatore più forte fra tutti. Non quello che ha vinto di più, non il più forte in assoluto. Delusione in Spagna e Germania (per Messi e Ribery), polemiche in Francia, dove notoriamente non è che sappiano perdere più di tanto . Perché secondo noi è stato giusto premiare Ronaldo?

Pallone d'Oro infografica SkySports UK

I numeri dell’infografica SkySports.uk dicono molto, ma non tutto. Ronaldo nel 2013 è stato il più forte un po’ per l’appannamento di Messi, legato anche ad infortuni, un po’ perché è diventato ancora più decisivo per le sorti di Real Madrid e Portogallo, anche se non ha alzato un solo trofeo. Guardando la famosa finale di Champions League di Mosca (Man Utd-Chelsea, anno 2008, quello del suo primo Pallone d’Oro) quasi litigammo con gli amici su chi fosse più decisivo tra i due Ronaldi, l’originale brasiliano e quello lusitano. A parità di età (23 anni all’epoca) risposi senza dubbio Nazario da Lima e lo rifarei ma ora che Cristiano ha quasi 29 anni, non ne sarei così certo. CR7 segna, fa segnare, crea pericoli, trascina la squadra in cui gioca. In più pur essendo straordinariamente dotato di talento non è Messi o Maradona; però grazie a un’etica del lavoro che da appassionati possiamo solo immaginare si è spinto ai livelli del ’10’ del Barça, migliorandosi costantemente anno dopo anno, diventando un attaccante completo e devastante sotto il profilo tecnico e fisico.

ronaldone

Naturalmente non abbiamo nulla in contrario al vecchio criterio di dare gloria anche personale a  giocatori che hanno fatto incetta di trofei nell’anno solare (come accadde a Cannavaro e come non accadde a Iniesta o Xavi). Però oggi mi preme ricordare che anche questo criterio in passato ha dato adito a polemiche feroci. Nel 1996 Sammer superò sul filo di lana il giovane Ronaldo (144 a 141) facendosi forza dei titoli conquistati con Borussia Dortmund (Bundesliga e Champions League) e Germania (Euro ’96). Accantonando – sarebbe troppo lunga… – il discorso sull’importanza tattica di Sammer in quelle squadre, diciamo che se la giuria, all’epoca di soli giornalisti, avesse premiato Ronaldo avrebbe incoronato un attaccante molto prolifico, ma che in bacheca poteva vantare solo la coppa nazionale olandese. Questo solo per dire che i criteri possono cambiare, ma le polemiche non finiranno mai. E sarà bene ricordare questa noiosa storiella anche quando, se Michel Platini diventerà presidente della FIFA, si tornerà all’antico contando più gli ori che non il valore assoluto.

Piccolo post-scriptum: che tenerezza certi voti, nella lista completa. E non sono tutti espressi da capitani o ct delle Isole Vergini…



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