Le 5 W: intervista a Ledian Memushaj

Le 5 W: intervista a Ledian Memushaj

di @palmi14

Si dice che sognare non costi nulla, ma quando è il momento di lottare per i propri sogni, le cose cambiano. Chiedetelo a Ledian Memushaj, colonna del Pescara e della nazionale albanese. A 28 anni, sta vivendo il momento più felice della sua carriera. Ottime prestazioni in Serie B, la fascia di capitano del club abruzzese e, soprattutto, la conquista della prima storica qualificazione all’Europeo con l’Albania. Sogni, per l’appunto, divenuti realtà solamente grazie all’abnegazione e alla forza mentale di Memu. Due qualità che gli hanno permesso di ambientarsi in Italia nel migliore dei modi e di superare i momenti più difficili come, per esempio, l’infortunio al legamento crociato del ginocchio, rimediato nel maggio 2014 quando vestiva la maglia del Carpi. Ledian si è rialzato subito e a Pescara ha trovato il posto ideale per poter continuare a sorprendere.

“Qui sto benissimo”, confida a footbAll Nerds. Anche l’ottimo rapporto con il suo allenatore, Massimo Oddo, lo ha aiutato a crescere: “Il mister è davvero molto bravo, farà tanta strada”. Memu di strada ne ha già fatta molta, ma non ha alcuna intenzione di fermarsi: i prossimi obiettivi sono la promozione in Serie A e un grande risultato a Euro 2016. C’è sempre spazio per un altro sogno e il ragazzo di Valona è pronto a scendere in campo per realizzarlo. Paç fat Ledjan!

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WHEN
Quando ti sei trasferito in Italia?

“Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nel ‘97 a Cremona, mio padre era già in Italia. Quando è scoppiata la guerra in Albania ha ottenuto il ricongiungimento familiare e l’abbiamo raggiunto. Avevo nove anni e mi sono subito trovato bene: a quell’età tutto sembra bello e non vedi i problemi come sono realmente” 

WHAT
Cosa provi ad essere capitano del Pescara?

“Sono orgoglioso, è un vero onore, ma anche un grande onere. Grazie ai miei compagni e al mio addetto stampa, però, le responsabilità sono minori. Ho un bel rapporto con i tifosi e la città è bellissima. Voglio vincere con questa maglia: quest’anno, ancor più dello scorso, abbiamo grandi possibilità”

WHERE
L’11 ottobre grazie alla vittoria sull’Armenia (con un tuo assist decisivo) l’Albania si è qualificata a un Europeo per la prima volta. Come avete festeggiato a Tirana?

“Essere entrato nella storia del mio Paese è qualcosa di meraviglioso e indescrivibile. Senza dubbio, la gioia più grande da quando gioco a calcio. Appena finita la partita non avevamo ancora veramente realizzato… Abbiamo cominciato a farlo non appena siamo arrivati nella capitale, dove ci aspettavano il Presidente della Repubblica, il primo ministro e qualcosa come 200 mila tifosi!”

WHY
Perché l’Albania non era mai riuscita a raggiungere un traguardo così importante?

“Questa volta ce l’abbiamo fatta, perché è stata azzeccata la scelta del commissario tecnico. Gianni De Biasi è perfetto per la nostra realtà. La squadra è buona, ma senza di lui non ci saremmo riusciti. Ci ha dato delle regole, insegnato disciplina e fornito una preparazione tattica che ha fatto la differenza. Il nostro obiettivo all’Europeo? Di certo, non andiamo da turisti in Francia. Ce la giocheremo per provare a vincere” 

WHO
Chi sono i tuoi idoli calcistici?

“Ne ho tanti, ma ne cito due su tutti: Ronaldo, il fenomeno, e Roberto Baggio. Il mio idolo albanese, invece, è Lorik Cana, nonché mio capitano in nazionale. Lo è da quando ho iniziato a giocare da professionista. È un onore poter condividere la gioia della qualificazione all’Europeo insieme a lui”

[Foto copertina: Twitter @WhoScored]



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