Calcio femminile, la Norvegia e il mock contro gli stereotipi

Calcio femminile, la Norvegia e il mock contro gli stereotipi

di @AntoCapellupo

“Il campo è gigantesco”, “la porta è troppo larga”, ma soprattutto “non saranno mai capaci di capire il fuorigioco”. Alzi la mano a chi, almeno una volta nella vita, non sia passato per la testa un pensiero simile riguardo all’accostamento fra donne e calcio giocato.

Destinate a sentirsi al centro di continui stereotipi e luoghi comuni sul calcio femminile, quattro giocatrici della nazionale norvegese (protagonista anche ai mondiali che si stanno giocando in Canada, eliminata agli ottavi di finale dall’Inghilterra, ndr) hanno così scelto di rendersi protagoniste di un divertente mockumentary in cui dichiarano al mondo intero la propria intolleranza nei confronti di un gioco che non comprenderanno mai fino in fondo.

Davanti ad un incredulo reporter, Ingrid Hjelmseth ammette che tra i pali servirebbe almeno un secondo portiere, mentre Cathrine Dekkerhus, eletta calciatrice più sexy della Norvegia e apparentemente terrorizzata dagli sguardi languidi delle compagne, confessa di aver raggiunto il proprio record di 25 palleggi solo con un palloncino d’aria.

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Le ragazze sentono che ormai è giunto il momento di rivoluzionare il calcio, così il capitano Trine Ronning invia una lettera ufficiale alla FIFA ricca di innovative proposte, quale un supporto in plastica per battere i calci piazzati suggerito dal centravanti Emilie Haavi. La risposta di Blatter arriva a stretto giro: “HAHAHA”.

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Realizzato da Roy Kenneth S. Jacobsen per la “Norwegian Broadcasting Corporation” il breve film risponde a qualsiasi attacco sessista con la tagliente arma dell’ironia, concedendosi anche un finale esilarante.



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