Nike Tiempo Legend 6, il nostro test

Nike Tiempo Legend 6, il nostro test

TIEMPO LEGEND 6

Collo alto o collo basso? Pelle, Flyknit o sintetico? Quando parliamo dell’universo Nike ci si trova di fronte a una scelta talmente ampia che spesso si rischia di perderci la testa. In questa recensione parleremo dello storico punto fermo della casa dell’Oregon: le Tiempo Legend 6.

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Video by Footballerz Italy

Estetica. Partiamo subito da qualche considerazione estetica. La colorazione con cui si è presentata al pubblico a Monaco è molto classica: tomaia in pelle bianca, parte posteriore nera e Swoosh nero con contorni arancioni; niente linguettone (riservato solo a Francesco Totti in quella che più che speciale sembra un’edizione personale). La seconda colorazione, quella del Metal Flash Pack, è decisamente più aggressiva e si tinge di rosso con Swoosh metallico e inserti in nero e arancione. Bella anche la sottovalutata versione tutta nera con baffo bianco. Le ultime uscite sono le Tiempo grigie dell’Elite Pack e le Tiempo blu che vediamo in campo in questo periodo parte del Floodlights Pack. Classe a palate infine per l’edizione limitata dedicata a Pirlo con tomaia bordeaux e dettagli bianchi.

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La peculiarità di questa scarpa è l’assenza di cuciture sulla tomaia nella parte anteriore della scarpa, aspetto che la diversifica molto dalla precedente versione (qui il nostro test). Anche l’estetica della suola è per palati fini: suola destra tagliata da un imponente Swoosh, suola sinistra attraversata dalla scritta Tiempo. La resa visiva sul campo è elegante, sobria, sicuramente inadatta a giocatori amanti dei colori fluorescenti. La seconda colorazione probabilmente ha tentato di attrarre questa fetta di mercato di affezionati delle Tiempo; scelta che però, a nostro avviso, si rivela poco in sintonia con l’essenza di questo modello. Insomma, se siete degli amanti di lungo corso delle Tiempo, sarete inevitabilmente orientati verso la prima colorazione o magari verso il total black.

Prestazioni. A livello tecnico la Tiempo presenta tutte le qualità di una tipica scarpa di controllo. Morbidezza, pianta larga, collo ampio e la rivoluzionaria “gabbia” della struttura garantiscono un eccezionale comfort, una buona dose di stabilità e una semplicità di calcio unica. La pelle lavorata e complessivamente sottile è capace di accrescere la sensibilità al tocco, che spesso in scarpe di puro controllo risulta osteggiata dallo spessore della tomaia. È inoltre una scarpa che risulta decisamente più leggera di quanto un riscontro con la bilancia potrebbe mai rivelare.

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Meritano un discorso a parte i tacchetti. Chi – come il nostro tester – è sempre stato abituato a scarpe del segmento velocità (come le Mercurial per intenderci) potrebbe risentire della scarsa aderenza nei cambi di direzione repentini; ma per chi è avvezzo alle Tiempo la suola è una garanzia. Ultimo dato da considerare: l’usura. La Tiempo Legend 6, infatti, per la conformazione della punta sembra poter soffrire di problemi legati allo scollamento tra suola e tomaia, specie su sintetici particolarmente pieni degli ormai noti pallini di gomma.

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Nel complesso la Nike Tiempo Legend 6 è un prodotto eccellente, che ben si adatta a giocatori che governano il gioco dalla difesa fino alla trequarti, con qualche eccezione. Viene naturale pensare a giocatori dai piedi fatati come Pirlo o Totti, ma è proprio la duttilità della scarpa che le permette di adattarsi anche a difensori come Piqué o Jerome Boateng, a calciatori polivalenti come il romanista Alessandro Florenzi. O, ancora, ad attaccanti dal gioco non certo tradizionale e prevedibile: e qui i pensieri vanno sicuramente a Carlitos Tevez. [Tester: Pobo]