Perché la maglia (bruttina) di Halloween del Napoli è una buona notizia

Perché la maglia (bruttina) di Halloween del Napoli è una buona notizia

Come sapete tutti, il Napoli ha presentato domenica la sua maglia speciale Halloween, che è stata usata già contro il Torino e verrà indossata anche nel prossimo weekend di campionato, prima di andare in archivio. Contestualmente, verrà venduta al pubblico in 1926 esemplari, attraverso il sito ufficiale e lo shop Amazon della società a 125 euro.

EA7, la maglia speciale del Napoli per Halloween

Il kit, interamente nero con un motivo a ragnatela sul corpo e sulle maniche, nomi e numeri rossi, è firmato Emporio Armani (EA7) e rientra nella nuova strategia di autoproduzione del Napoli, che intende così liberarsi dei vincoli imposti dai grandi e medi brand, avere autonomia creativa e massimizzare i profitti derivanti dalla vendita.

La maglia speciale del Napoli per Halloween 2021

A livello grafico è un concept kit davvero basilare, come del resto le divise di campionato e coppa firmate EA7. Nulla a che vedere – per fare un esempio analogo – con gli strepitosi completi Charly Futbol dedicati al Dia de Muertos in Messico.

Poco, anzi pochissimo, a che spartire anche con l’edizione speciale firmata da Kappa e Marcelo Burlon lanciata proprio dal Napoli nella scorsa stagione (foto sotto).

Concept così così, ma il Napoli è avanti

Ciò nonostante, è giusto dire che questa maglia Napoli Halloween 2021 (bruttina, diciamolo…) non solo è un’ottima news per il mondo maglie italiano, ma mette il club partenopeo davanti a tutta la concorrenza per diversi motivi.

L’autonomia creativa e quella produttiva, innanzitutto. La possibilità di lavorare su idee in maniera quasi estemporanea è qualcosa che nessuna squadra di A può permettersi, né la Juventus (top team adidas) né chi lavora con Nike, Puma o New Balance.

Poter tradurre le idee in prodotto finito in tempi brevi (supponiamo 60 giorni a star larghi) e stare su Amazon, il canale di vendita online più conosciuto e raggiungibile di tutti, permette di fare bene i calcoli, specie su quantità così limitate, e di rispettarli sempre.

La maglia Napoli Halloween può cambiare le cose?

Sono aspetti su cui le altre big italiane sono irrimediabilmente indietro, “schiave” dei loro ricchi contrattoni e del cliché delle tre maglie stagionali progettate 18-24 mesi prima: una tradizionale (ma non troppo), una più moderna e originale (ma non troppo), una pazzerella (pure troppo).

Il Napoli (oltre ad acquisire un po’ di meritata visibilità internazionale) può ora rompere questo circolo ormai vizioso e ragionare secondo altri schemi.

Qualche esempio? Una prima maglia sempre legata alla tradizione (magari biennale, perché no?), un’away di cortesia e 2-3 divise tematiche all’anno, legate a ricorrenze da calendario, competizioni, partite speciali.

O, magari, riedit di maglie storiche da indossare in occasione di anniversari rilevanti. Perché no?

Sarebbe un’incredibile ventata di freschezza in un mondo ormai incastrato nelle sue dinamiche e su un mercato di vendita ormai più che saturo e bisognoso di una scossa.