Descriverlo, per come è in campo, servirebbe a poco. Un ...
Forse non tutti sanno che giovedì 26 marzo 2015 si celebra in tutto il mondo l’Air Max Day, cioè la giornata dedicata a una delle trainers (l’espressione inglese che equivale, grossomodo, al nostro “scarpe da ginnastica”) più popolari del mondo, nata ben 28 anni fa, nel 1987. Nike, chiaramente, ha coinvolto anche il mondo del calcio in questa celebrazione, attraverso alcuni ragazzoni che non sono insensibili al fascino delle Nike Air Max anche se, nella vita, sono diventati ricchi calciatori professionisti.
Fra loro anche Kyle Walker, esplosivo terzino destro del Tottenham e della nazionale inglese, uno che nell’armadio ha centinaia di paia di scarpe sportive. Uno serio.
Kyle, quando hai capito di avere una passione per le trainers?
L’ho capito per la prima volta a cinque/sei anni, quando la mia famiglia mi trascinava in giro per negozi in cerca dell’ultimo modello di Nike che mi piacesse.
C’è stata una scarpa in particolare che ti ha fatto appassionare?
Probabilmente le Nike Air Max 90. Era un paio famoso nella zona dove sono cresciuto (Kyle è nato a Sheffield nel 1990, ndr) mi ricordo che tutti volevano accaparrarsi il modello più recente.
Qual è stato il tuo primo paio di Air Max?
Posso dirvi con certezza che è stato un paio di Air Max 90. Come ho detto si trattava di un modello molto diffuso nella mia zona. Tutti volevano l’ultimo modello. Mi ricordo che mi capitava di andare a bussare a casa dei miei amici e chiedere: “Mi presti le tue?”. Non volevo rovinare le mie.
Quanti paia di Air Max possiedi?
Così a naso penso intorno alle 50/55 paia. Ma ne voglio molte di più, quindi spero di poterne aggiungere presto alla mia collezione.
Qual è lo stile di Air Max più ricorrente nella tua collezione?
Onestamente mi piace variare. Certi giorni vado per le 1, altri per le 90, ma probabilmente la maggior parte sono modelli di 90. Penso stiano bene con la tuta che mi metto per il calcio e il resto. Secondo me si possono anche mettere con un paio di jeans e stanno comunque bene.
Qual è il tuo modello di Air Max preferito?
Ne ho un sacco qui, dipende. Probabilmente le 90 completamente bianche, direi perché hanno una certa classe. Sono dell’idea che si possano indossare con tutto e stanno bene anche con la tuta. Poi chiaro, il bianco va con tutto, quindi direi quelle.
Hai un modo particolare per prendertene cura?
Provo a mantenerle più nuove possibile. Non voglio metterla sul patetico, ma da piccolo non è che avessi poi molto, quindi mia madre mi diceva sempre: “Tratta le cose con rispetto e vedrai che dureranno un po’ più a lungo”. Quindi è semplicemente quello che ho cercato di fare. Appena ho finito di indossarle le metto via dopo averci dato una pulitina, così sono a posto fino alla prossima volta.
Di solito in che occasioni indossi un paio di Air Max?
Principalmente quando vado al lavoro, perché lì spendo la maggior parte del mio tempo. Ma chiaro, come ho già detto, sono scarpe comode, quindi se mia sorella mi trascina in giro per negozi, allora mi metto un paio di Air Max 90 per aiutare i miei piedi a starsene un po’ più comodi.
Se le tue Nike Air Max preferite avessero una posizione in campo, quale sarebbe e perché?Penso sarebbero dei numeri 10, perché hanno un sacco di colori e stili diversi. Quindi avere il numero 10 vuol dire essere creativi come un paio di Air Max, contando anche tutto lo stile che hanno. Sì, credo gli darei il numero 10, sperando che mi aiutassero a segnare qualche gol.
Hai un sacco di trainers, non solo Air Max. Quante ne hai in tutto?
Ah, non lo so, non saprei dirlo. Tipo 150 o giù di lì. Ne ho alcune in garage che ancora non sono riuscito a tirare fuori dagli scatoloni perché mi sono appena trasferito qui. Quindi sì, direi che ne ho un bel po’. Ma credo che mia madre ne abbia ancora una stanza piena a casa. Sono sempre stato un feticista delle trainers, sono la mia passione. Penso di aver preso da mia madre, so che le piacciono molto le scarpe. Sì, ho preso da lei, ma ora penso di averla superata.
Quanto ci hai messo a mettere insieme la tua collezione?
Le colleziono da quando avevo 15 anni, quando mi capitava di avere quei due soldi da spendere che mi regalavano i nonni. Ho sempre provato a risparmiare per provare a comprarmi un paio di scarpe ogni due mesi. Poi chiaro, allora non è che mi durassero molto, visto che ci giocavo sempre a calcio. Oggi posso prendermene più cura e comprarmi qualche paio in più. Di solito cerco di comprarmene quattro o cinque paia al mese.
Cosa pensi della trainers culture nel Regno Unito?
Essendo trasferitomi da Sheffield a Londra a 19 anni posso dire di aver notato che qui è una cultura molto più diffusa e che sono diventate molto più popolari. Ora se ne vedono un sacco di varietà in giro, quindi mi sono appassionato a uno stile un po’ più sfrontato.
Pensi che ci sia differenza fra il Regno Unito il resto del mondo?
Penso che ci siano stili diversi in tutto il mondo. Siamo stati negli Stati Uniti per alcune tournée estive e lì ho visto un sacco di gente con addosso le Air Force 1, quindi immagino che lì siano molto diffuse. È anche vero che dicono che le Air Max siano le scarpe che si vedono di più a Londra quindi, essendo io inglese, penso di dover continuare con le Air Max piuttosto che con le Air Force 1.
Pensi che ci siano delle scarpe più famose nel Regno Unito che in qualunque altro posto
Be’ come ho detto le più famose nella mia zona erano le 90. Sembrava che tutti ne avessero un paio, pazzesco. I ragazzi più piccoli ci vedevano indossarle e venivano a chiederci: “Dove le hai prese quelle?”. Non glielo dicevamo, era una specie di segreto. Era una cosa tipo: “Non lo so, me le ha prese mia madre”, facevamo finta di non sapere dove fossero state comprate perché non volevo che qualcun altro le avesse uguali.
Kyle, cosa fai più spesso quando non sei in campo?
Mi cimento con il golf, anche se è dura con tutti gli impegni che ho a causa del calcio. Ma ogni volta che ho tempo vado a giocare a golf con gli amici. Ci divertiamo e riesco a staccare la testa dal calcio.
C’è qualcosa che la maggior parte della gente non sa di te?
Per far piacere a mia moglie dico che mi piacciono le cose pulite e ordinate, il disordine mi dà fastidio. Mia moglie vi direbbe che la faccio diventare matta con le mie manie dell’ordine. Forse è per questo che ho tipo 20 pacchi di salviette nella dispensa, così posso tenere le mie sneakers pulite e ordinate nell’armadio.
Molti dicono che giocare in difesa sia una questione di attitudine. Che tipo di attitudine hai tu quando difendi in campo?
Finora nella mia carriera ho affrontato un sacco di sfide. Di sicuro è stata dura essere infortunato e non aver potuto prendere parte ai Mondiali. Non aver giocato per il mio paese in Brasile è stato come un calcio nei denti. Nel calcio si attraversano alti e bassi, ma devi restare concentrato e forte mentalmente. Devi metterti in testa che sei un professionista e che questo è il tuo lavoro. Non si gioca da soli, in campo ci sono altri 10 giocatori su cui fare affidamento per conquistare i tre punti per i quali lotti durante la settimana.
[traduzione a cura di @ffiumi]