Collezionisti di maglie, intervista a Paolo Rossotti

Collezionisti di maglie, intervista a Paolo Rossotti

La serie di interviste dedicata ai collezionisti di maglie da calcio si arricchisce grazie al racconto di un altro amico della nostra community: Paolo Rossotti.

Come avrete intuito dalla copertina, Paolo è tifosissimo del Milan e la sua passione va ben oltre il campo arrivando letteralmente a invadere casa con 121 maglie originali dei rossoneri (senza calcolare quelle degli altri club).

È proprio Paolo a raccontarci tutto della sua collezione, dagli inizi agli obiettivi del futuro, passando per aneddoti che lo hanno portato ad avere una collezione invidiabile. E chissà, magari un giorno ad essere tra i detentori di alcuni pezzi più pregiati del mondo rossonero.

Descrivici la tua collezione in due frasi

Un termine per definire la mia collezione, penso possa essere “Milancentrica”. Si è evoluta nel corso degli anni, partendo come una normalissima collezione di maglie di tutti i campionati, fino a diventare esclusivamente incentrata sulle maglie del club rossonero.

Ovviamente sono rimasto un grande appassionato del mondo delle maglie in generale, ma come saprete al cuor non si comanda!

Come hai cominciato a collezionare maglie da calcio?

La “storia” della mia collezione di maglie da calcio penso si possa suddivere in due fasi.

Nella prima, ero solo un ragazzino e collezionavo in maniera abbastanza casuale. Inizialmente mi limitavo a comprare solamente le maglie home del Milan ogni stagione, una all’anno quindi, senza prestare troppa attenzione ai campionati esteri.

Col passare del tempo la passione si è fatta sempre più sentire ed ho iniziato anche ad acquistare una maglia per ogni città visitata nel corso degli anni.

Emblematica della mia malattia per le maglie in forte crescita in quel periodo, è quella volta in cui sono rimasto con un mio compagno di classe in centro a Valencia per comprare la maglia numero 9 di Paco Alcácer, mentre i nostri amici erano già partiti per l’hotel col pullman, costringendoci a fare infiniti km a piedi.

La svolta per me e, soprattutto, per la mia collezione è arrivata quando nel 2019 ho iniziato a lavorare per un negozio di maglie da calcio. Lì ho conosciuto dei ragazzi competenti e preparatissimi che mi hanno istruito ed indirizzato al mondo dei collezionisti di maglie, di cui fanno parte anche loro.

Da quel momento in poi, ho iniziato a conoscere i vari canali di vendita di maglie, decidendo poco dopo di focalizzare la mia collezione solo sul Milan ed è grazie all’aiuto di tutti loro – approfitto per ringraziare Ste, Fra, Miky e Teo – se ora la mia collezione ha raggiunto quota 121 maglie (…and counting) esclusivamente della mia squadra del cuore.

Naturalmente conservo ancora i kit esteri accumulati nel tempo e tutt’ora, quando viaggio, faccio fatica a non concedermi qualche divisa del luogo.

Come mandi avanti la collezione, hai una programmazione annuale o mensile?

All’inizio adottavo una programmazione mensile per l’acquisto delle maglie in cui mi prefissavo un budget da non superare per non finire in bancarotta.

Successivamente, essendo la mia collezione ormai basata su una squadra sola, ed essendo diventato sempre più complicato trovare le divise mancanti per completarla, la mia fase d’acquisto è diventata molto più dettata dalle opportunità che dal budget mensile.

Posso stare un mese senza comprare una maglia per poi comprarne 3 il mese successivo. Dipende tutto dalla possibilità di comprare pezzi rari o mancanti alla mia collezione, frutto di ricerche che svolgo quotidianamente.

Qual è stata la prima maglia della tua collezione? E l’ultima?

La prima maglia entrata a far parte della mia collezione è la home 2010/11 di Pato del Milan. È una delle maglie a cui tengo di più sicuramente, avendola comprata coi miei risparmi quando avevo 14 anni. La reputo l’inizio “ufficiale” di quella che adesso è la mia collezione.

L’amore che provo anche per quella maglia deriva anche dal nome sulle spalle: Alexandre Pato è colui che grazie alle sue prestazioni in campo mi ha spinto appunto a comprare la mia prima maglia originale. Quindi probabilmente si può dire che senza di lui non ci sarebbe nemmeno la mia collezione!

maglie milan away

L’ultima maglia invece è la away, sempre del Milan ovviamente, della stagione 1996/97. Una maglia che cercavo da tempo e che, personalmente, ritengo una delle away più belle della storia del club.

Pezzo che finalmente posso affiancare alla sua controparte del 95/96, molto simile in molti aspetti.

Hai un pezzo al quale sei più affezionato di altri?

Questa è una domanda complicata, come succede per tutti i collezionisti di maglie ognuna è legata ad un particolare momento, soprattutto quelle più difficili da trovare.

Per esempio la maglia in edizione speciale dei 115 anni del Milan, autografata da tutta la squadra e numerata, prodotta in soli 115 pezzi.

Se devo sceglierne una, è senza dubbio la maglia 1999/2000 Match Worn di Shevchenko, autografata. È una delle pochissime worn/issued della mia collezione ed anche se i segni del tempo si fanno sentire (la delicatissima grafica di quegli anni è abbastanza rovinata e l’autografo un po’ sbiadito) rappresenta per me il massimo di quello a cui ambivo quando ho iniziato seriamente a collezionare: la maglia indossata dal mio idolo di sempre.

È l’unica maglia che tengo fuori dall’armadio ed ho in progetto di farla incorniciare a breve. Può non essere in condizioni ottimali, ma è senza dubbio al primo posto delle maglie a cui tengo maggiormente.

C’è un consiglio prezioso che vuoi dare ai collezionisti più giovani o meno esperti?

Premettendo che ho ancora 24 anni e ci sono un sacco di collezionisti di maglie molto più navigati e preparati di me, il consiglio che posso dare a chi si avvicina al mondo del collezionismo di maglie è quello di comprare da siti e canali affidabili, ed essere sempre pazienti cercando di usare la testa per gli acquisti.

Non fare acquisti azzardati e aspettare sempre l’occasione giusta; nel caso non si fosse sicuri dell’autenticità di una maglia, di non aver paura di chiedere ai numerosi esperti presenti nei vari gruppi sui social, a partire proprio dal footbAll Nerds Clan.

Inizialmente anche io facevo molta fatica a riconoscere i falsi, ma piano piano si impara senza nessun problema.