Il Manchester United ha reso pubbliche le immagini della nuova ...
Il mondo del calcio ha molte facce e noi footbAll Nerds lo sappiamo bene. Quando si parla di maglie, scarpe e design si entra inevitabilmente in un territorio che alimenta gran parte della sottocultura calcistica.
O perlomeno questo è quello che vedono gli occhi di chi, come noi, presta attenzione ai dettagli estetici tanto quanto a una giocata memorabile.
Per questo abbiamo deciso di aprire uno spazio specifico dedicato a chi, ogni giorno, alimenta la sua voglia di calcio attraverso le maglie e la loro storia, dando vita a raccolte invidiabili: i collezionisti di maglie da calcio.
Collezionisti di maglie – La nostra rubrica
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Inauguriamo questa rubrica giocando in casa, intervistando Francesco Quarti, amico e membro del team di footbAll Nerds dal 2015, entrato a far parte del mondo dei collezionisti di maglie da più di 10 anni.
Descrivici la tua collezione in due frasi.
Per farla breve, posso innanzitutto definire la mia collezione con l’aggettivo ‘sentimentale’, perché molte scelte negli anni sono state dettate da motivazioni passionali. Divido inoltre la mia collezione tra maglie da negozio e maglie da gara. Un giorno mi piacerebbe definirla anche ‘invidiabile’, ma so che per questo ci vorrà ancora del tempo.
Come hai cominciato a collezionare maglie da calcio?
Ho iniziato a collezionare sul serio maglie da calcio praticamente dal primo anno in cui ho iniziato a lavorare e avere uno stipendio fisso, all’età di 20 anni. Devo ammettere di essere stato fortunato in questo, perché il primo lavoro è coinciso con l’entrata dalla porta principale nel mondo del merchandising calcistico, con l’assunzione presso un grande negozio milanese di maglie.
Per uno come me è stata una manna dal cielo, un’opportunità incredibile che non potevo lasciarmi scappare. Anche se possedevo già alcune maglie regalate ai vari compleanni (ad esempio Juventus third 98-99) o acquistate durante le gite scolastiche (una su tutte Real Madrid home 2005-06 di Zidane), quello è stato vero il momento di svolta anche grazie ai primi contatti con veri collezionisti di maglie, indossate, firmate o preparate.
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Come mandi avanti la collezione, hai una programmazione annuale o mensile?
Come ho detto all’inizio, la mia collezione è molto sentimentale per cui mi lascio spesso prendere dal momento o dall’occasione particolare.
Vi faccio un esempio: quando nel 2018/19 venne lanciata la maglia dell’Inter per il 20° anniversario con Nike in occasione del derby di ritorno decisi subito di acquistarla, in versione Vaporknit ovviamente, perché prodotta in edizione limitata (1908 pezzi). In quel caso, la personalizzai con il nome e numero di Lautaro Martinez solo il giorno dopo, proprio per lasciarmi trasportare dall’evento e dalla prestazione con gol per decidere come completarla.
La stessa cosa successe in occasione della standing ovation che ricevette Del Piero al Bernabeu nel 2008. Quella maglia dorata della Juve esteticamente non è una delle mie preferite, ma acquisisce un valore diverso tra le mie maglie per il momento iconico che rappresenta.
Detto questo, programmo annualmente i miei acquisti. All’inizio della stagione cerco di capire quali possono essere le maglie più interessanti e accessibili economicamente. Valuto offerte degli store o attendo la seconda parte di stagione soprattutto per le maglie inglesi. Tendenzialmente, ora che non lavoro più nel settore, ne aggiungo 4 o 5 all’anno.”
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Qual è stata la prima maglia della tua collezione? E l’ultima?
La prima maglia in assoluto della mia collezione è stata quella della Germania Home del 2002. Ricordo di non averla voluta personalizzare perché non erano disponibili i nomi e numeri ufficiali, altrimenti mi sarebbe piaciuto averla di Miroslav Klose.
In mezzo ci sono stati acquisti e scambi con altri appassionati di cui vado fiero come la Sidney home di Del Piero, la maglia celebrativa del Deportivo La Coruna per i 110 anni del club o la Third del Chelsea 2010/11 TechFit a manica lunga preparata per David Luiz (e firmata), ricevuta in cambio di una maglia del Napoli di Cavani acquistata in store, un vero affare.
L’ultimo acquisto in ordine cronologico invece è la terza maglia del Barcellona 2019/20, pochi mesi fa in super offerta.
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Hai un pezzo al quale sei più affezionato di altri?
Indubbiamente sì! In realtà ne esiste più di uno e un giorno mi piacerebbe avere un piccolo luogo dove poterli mostrare tutti, ma se dovessi scegliere dovrei selezionarne tre: Bayern Monaco home 1996/98, Palermo home 2014/15 e Manchester United home 2007/08.
La prima era la mia preferita quando ero piccolo, la seconda è una chicca che ho voluto inserire nella mia collezione perché il nameset è stato utilizzato solamente in Palermo-Sassuolo del 2014/15; la terza è la maglia simbolo della fine della mia adolescenza, rigorosamente di Cristiano Ronaldo.
C’è un consiglio prezioso che vuoi dare ai collezionisti più giovani o meno esperti?
Di sicuro quello di acquistare i prodotti solo dai canali e dagli store ufficiali e diffidare da quelli che millantano di vendere maglie originali a prezzi bassissimi. Con il tempo inoltre si affina la sensibilità per capire in anticipo quali saranno le maglie che tra anni acquisteranno valore e magari ricavarci anche soldi dalla vendita.
Ci vuole pazienza per creare la propria rete di contatti e man mano si possono aggiungere anche le maglie più importanti e con più valore, come quelle indossate dai giocatori.
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