Adidas Nitrocharge 1.0, la nostra recensione

Adidas Nitrocharge 1.0, la nostra recensione

È la più giovane, ma è già pronta all’evoluzione. A metà agosto la casa tedesca ha infatti svelato al mondo la seconda edizione delle Adidas Nitrocharge 1.0, scarpe arrivate sul mercato nel 2013 e specificamente dedicate a quello che Adidas chiama “The Engine”, il giocatore che fa girare attorno a sé tutta la squadra, come un motore. Aspettando di poter dare un’occhiata più ravvicinata alla nuova uscita, abbiamo testato sul campo un paio di esemplari delle Nitro “originali”.

Adidas Nitrocharge 1.0

Il giusto compromesso. Si tratta di una scarpa particolare, che si inserisce nella gamma Adidas fra le solide e più tradizionali 11Pro e le leggerissime F50 Adizero, pensata per quei giocatori instancabili, che percorrono ad ogni partita chilometri e chilometri, sempre pronti a recuperare il pallone e a ribaltare l’azione senza disdegnare magari di andare a concluderla in prima persona. Quelli che gli inglesi chiamano “box to box midfielder”, ben rappresentati da due dei primi testimonial delle Nitrocharge 1.0: l’inglese Steve Gerrard (recentemente tornato alle Predator) e il nostro Daniele De Rossi.

A prima vista. Tre sono le caratteristiche principali di questa calzatura: la struttura ibrida della tomaia, metà (nella parte anteriore del piede) in pelle sintetica Hybridtouch e metà in tessuto sintetico mesh, leggerissimo, simile a quello utilizzato da Adidas sul alcune scarpe da calcetto o su altre calzature sportive. Inoltre le Adidas Nitrocharge presentano sulla parte anteriore, alla base dell’allacciatura una fascia in materiale gommoso, la cosiddetta Energysling, studiata appositamente per aumentare la stabilità del piede e dare al giocatore anche una ‘spintarella’ in termini di ritorno di energia. Compito nel quale viene affiancata dalla particolare suola EnergyPulse, progettata per aumentare la potenza e garantire una sorta di effetto elastico durante la corsa.

Comodità e leggerezza. La prima caratteristica a colpirci è stata il peso ridotto, tanto da indurci a fermare la palla e a correre subito alla bilancia. Il risultato è stato un ragguardevole 213 grammi a scarpa che, garantiamo, sul piede si sente tutto. Per fare un paragone sensato, le Predator Instinct pesano quasi 30 grammi in più ciascuna. Calzata comoda, dunque, con la parte anteriore del piede ben fasciata dalla tomaia in piede sintetica che, sulla parte interna presenta anche dei cuscinetti di maggior spessore, sistemati proprio nella zona di maggiore contatto con il pallone. Una volta fatta l’abitudine alla presenza del tessuto sintetico mesh attorno alla caviglia, il comfort è pressoché totale e – come ben sa chi gioca a calcio, qualunque sia il suo livello – quando si è comodi aumenta anche la confidenza in campo. La Nitro ci ha fatto proprio questo effetto, incoraggiando lanci smarcanti, passaggi lunghi e, perché no, tiri dalla distanza. In più le classiche tre strisce Adidas sono realizzate in materiale ruvido e questi microrilievi migliorano il contatto con la palla quando la si tratta con l’interno o l’esterno del piede (stop e passaggi).

Consigli per gli acquisti. La scarpa ci è sembrata particolarmente adatta per centrocampisti dai piedi buoni o difensori che non disdegnano di spingersi in attacco, cioè quei giocatori che consentono di prendere un piccolo vantaggio sugli avversari facendo ripartire in fretta l’azione. Ma anche i numeri 10 o i laterali d’attacco potrebbero non disdegnarla: a parte il peso ridotto la conformazione dei tacchetti (abbiamo provato la versione FG, per cambi in erba) è ottima per repentini cambi di direzione e raffinati tocchi di suola. Ma questi sono anche giocatori che devono affrontare decine di contrasti duri in ogni gara; la perplessità destata dalla presenza della parte in mesh è fugata in gran parte da quella della classica suola Adidas Sprintframe – molto rialzata nella parte posteriore – e di 5 cuscinetti imbottiti a protezione del calcagno.

Estetica. In un anno e mezzo sono state rilasciate quasi una decina di colorazioni diverse delle Adidas Nitrocharge 1.0. Le nostre preferite sono probabilmente quella rossa rilasciata per l’inizio della Champions League 2013/14, quella verde fluo del Samba Pack e quella completamente nera con le tre strisce gialle uscita poco prima dello scorso Natale. [Tester: Marco e Fabio]



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