La rassegna completa (e aggiornata) degli scarpini che vedremo in campo dal 14 giugno alla finalissima di Mosca
A tutta adidas! A un solo mese dalla presentazione delle nuove Predator Freak, adidas ha lanciato le Copa Sense+, il nuovo silo di controllo del marchio tedesco, caratterizzato dal fatto di essere l’unico a portare ancora in campo la cara vecchia pelle, se non si considerano le classiche Copa Mundial e World Cup.
Abbiamo avuto la fortuna di recensire questo prodotto super elegante! Ecco cosa ne pensiamo!
La recensione delle Adidas Copa Sense+, le principali novità
Confermando il mix di leggerezza e comfort della versione presentata a novembre 2018 per la prima volta, la nuova Copa Sense fa un passo avanti e prova a migliorare (soprattutto nella sue versione senza lacci, la Sense+).
Sulle adidas Copa Sense+ particolare attenzione è stata posta a quegli “spazi negativi” che si creano – specialmente sulle scarpe senza lacci – attorno a caviglia e tallone, a causa della particolare struttura dello scarpino e delle differenze fra un piede e l’altro.
Per questo la scarpa è molto più avvolgente della prima versione, tanto che alcuni di noi, quelli con la pianta larga, hanno sofferto un po’ per l’eccessiva compressione della tomaia sul piede. D’altro canto questa compressione ha aiutato il piede all’interno della calzatura. Abbiamo avuto una sensazione maggiore di stabilità e sicurezza.
Recensione Adidas Copa Sense+, questione di spessore
Nella Copa Sense+, abbiamo apprezzato l’inserimento di morbidi pad, che rendono il comfort ancora maggiore e fanno sì che il piede abbia una stabilità perfetta, sia nella corsa che nel calcio.
La nuova tomaia touch, sempre in Fusionskin e senza cuciture, è progettata per un assorbimento ottimale di energia su esterno e interno piede, grazie anche alla presenza di un touch pad mediale, nella zona deputata a stop e passaggi. Al tempo stesso, si è giocato con gli spessori, assottigliando lo strato esterno nelle altre zone, per un feeling più immediato.
Abbiamo apprezzato questi aspetti che hanno reso la Copa Sense+ più moderna e leggera senza perdere però dal punto di vista della sensibilità. La gestione della palla è un piacere e permette giocate al millimetro (a chi il piede giusto ovviamente).
Nuova è anche la forma del collarino attorno alla caviglia, sagomato in base alle indicazioni degli atleti adidas e allo studio dei dati risultanti da questi primi due anni di Copa. I materiali utilizzati, come detto, sono però confermatissimi e ormai rodati: Fusionskin e Primeknit.
Il collarino ci è parso molto compatto e aderente alla caviglia, senza dare quella sensazione fastidiosa di costrizione durante i movimenti che abbiamo riscontrato in alcune scarpe da calcio.
Se il focus principale è su quello che gli inglesi chiamano first touch, primo tocco, fondamentale per indirizzare lo sviluppo della giocata, non ci si dimentica di altri particolari.
La suola, ad esempio. Pur mantenendo l’impianto di quella delle Copa 20, sono stati inseriti due nuovi tacchetti, sulla parte interna dell’avampiede. Sono realizzati in materiale diverso dagli altri dieci (per un assorbimento diverso e migliore delle sollecitazioni), su una zona evidentemente ritenuta fondamentale.
La suola fa il suo dovere. Garantisce ottima trazione e stabilità in tutti i cambi di direzione. Come accade spesso con le scarpe top di gamma, la tacchettatura offre forse anche troppa trazione per chi gioca sui campi sintetici. Alcuni di noi hanno avuto leggero fastidio al tallone e alle ginocchia giocando su campi sintetici di vecchia generazione. Su campi sintetici nuovi, invece, scarpa approvata!
La collezione delle nuove Copa Sense è in vendita su adidas.it e Calcioshop nelle sue due varianti laceless (Sense+, quelle di queste foto) e Sense.1, con suole FG, SG (per ora solo la .1) e AG. Il prezzo oscilla fra i 280 e i 220 euro.
1 comment
Comments are closed.