Adidas 11Pro, il nostro test

Adidas 11Pro, il nostro test

I rumors stanno diventando certezze: queste saranno le ultime Adidas 11pro in commercio. Ci sembra dunque il momento ideale per dirvi cosa ne pensiamo dopo averle viste, fotografate e provate. Ecco la nostra recensione.

Stile. Per celebrare questo silo Adidas ha scelto di tornare allo stile classico delle vecchie Adipure, chiudendo la parentesi  dell’anno scorso, in cui aveva mostrato uno stile più aggressivo e innovativo. In questa stagione le Adidas 11Pro son tornate a vestire pelle di canguro e colorazioni a tinta unita. L’unica novità rispetto alle classiche Adipure degli anni passati è una linea trasversale colorata che taglia la punta del piede a metà e interrompe la continuità del colore. Le colorazioni principali presentate da Adidas sono state tutte a base di nero e bianco. E nonostante il nostro amore per il nero classico, dobbiamo ammettere che la versione bianca, quella del test, ci è piaciuta molto.

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Le sensazioni. Era davvero difficile fare una scarpa più performante delle Adidas 11pro dell’anno scorso, uno dei modelli più completi degli ultimi anni. La scelta di Adidas è stata quella di chiudere con le 11Pro nel modo che gli rendesse più giustizia, lasciando un bel ricordo negli appassionati. Avevamo testato le Adidas 11pro della passata stagione nella versione Battle Pack, con la tomaia sintetica in microfibra PU, la versione dei mondiali per intenderci. La scarpa di quest’anno ha caratteristiche completamente differenti, quindi vi chiariamo le idee nel caso vi capitasse di trovarvi di fronte a una scelta tra queste due scarpe da calcio. A livello di calzata, essendo un modello in Kanga-leather (pelle di canguro), il feeling si acquisice con una o due partite di tempo. Questo tipo di pelle necessita di un periodo di adattamento per offrire la massima confortevolezza.

Una volta superata la fase iniziale, le 11Pro aderiscono perfettamente alla forma del piede diventando una scarpetta fatta su misura per ogni singolo giocatore. L’anno scorso invece la scarpa non necessitava di questo periodo di adattamento offrendo meno aderenza ma maggior comodità sulla pianta del piede. Uno dei punti di forza della scarpa dell’anno scorso era l’estrema morbidezza della chiusura della scarpa attorno alla caviglia. Quest’anno Adidas ci ha posto meno attenzione e abbiamo riscontrato troppa strettezza in quella zona.

Le nuove Adidas 11Pro, invece, guadagnano punti nel controllo di palla. Nel gioco corto e nel lungo grazie alla nuova tomaia più morbida all’esterno sono capaci di garantire maggior sensibilità e percezione del pallone. Controllare un pallone – anche lanciato da lunga distanza – ci è sembrato più semplice. In termini di protezione questo modello resta sempre al top, avendo a disposizione una suola molto flessibile ma allo stesso tempo robusta e avendo sul tallone un rinforzo in grado di permettere ai giocatori più aggressivi di uscire dai contrasti indenni.

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Le scarpe che hanno scritto la storia ai piedi di Kakà e Lahm salutano il calcio con un modello che sembra essere un commiato ai suoi appassionati. Una scarpa creata per essere la più classica possibile in un mercato dove l’innovazione e i colori fluo la fanno ormai da padroni. Una scelta che, nell’ottica dei quattro silo attuali ci sembra la Adidas abbia azzeccato, offrendo un modello semplice, comodo, affidabile e soprattutto elegante. Merce rara negli ultimi tempi. A presto, vecchie 11Pro, ci mancherete! [Tester: CP8]



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