Guanti da portiere: il test degli Umbro Neo Pro DPS

Guanti da portiere: il test degli Umbro Neo Pro DPS

Sicuramente la prima cosa che salta all’occhio di fronte ai guanti Umbro Neo Pro DPS è la linearità del loro aspetto estetico. Mentre altre case puntano sempre più sul layout ad effetto, sulla colorazione stravagante e su palmi in lattice dei colori più stravaganti, Umbro ripropone un disegno classico, ben lontano dai gusti dominanti ed all’insegna della sobrietà. Da sempre quello che per le scarpe ha significato il nero, per i guanti è stato il bianco; per noi – inutile dirlo – questo ritorno risulta estremamente gradito. Ben sviluppati anche gli inserti viola e neri sulla punchzone; l’unica concessione futurista è data dalla piccola finestra trasparente posta sull’indice che mostra lo scheletro delle Fingersave, una piccola chicca che non può sfuggire allo sguardo di un vero Nerd.

Per quanto riguarda il comparto più strettamente tecnico, questi guanti Umbro fanno egregiamente il loro dovere. Il palmo in lattice Hyper-Hesion di 4 mm ci ha colpito in particolar modo su terreni umidi ed in condizioni di bagnato, dove questi Neo Pro Dps se la giocano alla pari con tutti i rivali. Altrettanto buona la risposta da parte del dorso del guanto, dove la stampa in silicone nella zona del pugno garantisce una buona efficacia nella respinta a mani chiuse. Anche qui, i guanti hanno dimostrato un’ottima efficacia nei test con palloni bagnati e viscidi. Infatti il dorso ha ben assorbito l’acqua e la superficie di impatto è sempre stata piena. Mai la sfera è scivolata dal controllo e la respinta ha rispettato quelle che erano le intenzioni del tester.

Per quanto riguarda il capitolo stecche, il giudizio dipende sempre dal gusto soggettivo di ogni portiere, il nostro tester non le ama particolarmente, anche se bisogna ammettere che quelle progettate da Umbro non limitano eccessivamente il movimento della mano. A voler guardare il pelo nell’uovo l’aspetto probabilmente più debole di questi Umbro Neo Pro DPS è la vestibilità: si sente infatti una netta divisione tra la parte anteriore e posteriore e la sensazione più immediata è, quindi, quella di un guanto rigido (e qui la presenza delle stecche, per quanto flessibili, non aiuta).

Contribuisce a questa sensazione anche la netta divisione tra la zona dorsale ed il pollice, completamente privo della struttura in silicone presente sul dorso della mano e quindi eccessivamente “isolato” rispetto al resto del guanto. Un difetto che potrebbe creare qualche problema ad un primo impatto. La questione deterioramento, come sempre, resta difficile da valutare e necessiterebbe di maggior tempo per essere approfondita, rimanendo sul generale comunque non sembra che questo modello sia lontano dagli standard degli altri guanti in circolazione. Detta in altre parole, il campo sintetico resterà il nostro più grande rivale, specie sul lungo periodo.

Ci sentiamo di consigliare questi guanti a quei portieri che avranno la possibilità di giocare su terreni in erba naturale o in condizioni di umidità e che preferiscono una maggiore libertà della mano ed un guanto meno “ermetico”.Il prezzo di listino non è modico (attorno ai 90 euro) ma, se utilizzati nelle giuste condizioni, gli Umbro Neo Pro DPS non deluderanno le attese e vi ripagheranno della spesa. [Tester: @dece30]



Post a new comment