805 Million Names: Zlatan Ibrahimovic e il World Food Programme

805 Million Names: Zlatan Ibrahimovic e il World Food Programme

Il 14 febbraio 2015, nella gara di campionato contro il Caen, Zlatan Ibrahimovic segna al secondo minuto del primo tempo con un colpo dei suoi, una di quelle mosse prese in prestito dalle arti marziali. Fin qui nulla di strano, il calciatore è eccezionale ma ci ha abituato a questo e ad altro.

Quello che colpisce tutti, però, è l’esultanza. Dopo essere stato attorniato dai compagni, ormai un minuto buono dopo la rete, Zlatan tornando versa la propria metà campo si sfila la maglia numero 10 e mostra a pubblico e telecamere il suo fisico statuario, in massima parte coperto da tatuaggi alcuni dei quali – pare – nuovissimi.

Sembrerebbe l’ammonizione più stupida ed arrogante di sempre però, meno di 24 ore dopo, ecco la verità. Come spiega il video, Ibra si è fatto tatuare sulla pelle il nome di alcuni bambini per una campagna di sensibilizzazione voluta dal World Food Programme, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa proprio dell’assistenza alimentare. Ha messo a disposizione la sua pelle, le sue spalle enormi e il suo grande cuore, per una causa importantissima. A costo di sembrare retorici – ci perdonerete – senza dubbio l’ammonizione più bella della sua carriera.

Aggiornamento delle 18.05: se non riuscite a visualizzare il video è perché con grande lungimiranza la LFP, la lega calcio francese, ne ha bloccato i contenuti persino sul canale YouTube ufficiale del World Food Programme. Si potrebbero dire molte cose – magari poi rimedieranno – ma in questi tempi così social e moderni, in cui le notizie corrono in rete, la figuraccia 2.0 che hanno fatto è la punizione migliore.



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