Puma evoPOWER 1.3, il test

Puma evoPOWER 1.3, il test

Le abbiamo viste sfrecciare nella loro colorazione sgargiante per i campi dei più importanti campionati del mondo sin dalla loro presentazione, a Londra, quando ne abbiamo parlato con Cesc Fabregas. Fin da subito, le Puma evoPOWER 1.3 hanno attirato la nostra curiosità.  Scopriamo insieme allora qual è il segreto di queste scarpette o cosa ne pensiamo dopo averle testate!

Estetica. L’aspetto estetico è sicuramente una delle caratteristiche principali della scarpa. Linea filante, logo Puma ben definito sulla parte esterna, niente linguettone (e su questo torneremo). La colorazione giallo/magenta Tricks è una bomba, ma ci piaceva anche la prima colorazione ufficiale, con il giallo e l’azzurro.

Un design vistoso, ma nel complesso semplice, la rende una scarpa completa e accattivante, capace di attirare grande interesse. Meno vistosa, ma comunque interessante, anche la seconda colorazione, presentata nel mese di febbraio: un modello più scuro che soddisfa le esigenze di chi ama le tinte meno sgargianti. 


Prestazioni. Dal punto di vista tecnico è una scarpa tutta da scoprire. Il peso ridotto è sicuramente un pro che conferma i passi in avanti fatti dalla evoPOWER 1.2 (qui il nostro test). La scarpa si rivela discretamente leggera, potremmo addirittura dire molto leggera se la compariamo con le altre del segmento delle scarpe di controllo. Altre caratteristiche interessanti sono sicuramente l’ ampiezza del collo che permette una certa facilità di calcio e la conformazione della scarpa che, per quanto particolare (stretta sul tallone e larga nella parte anteriore), si rivela adatta a piante del piede di tutti i generi.

Video by @footballerz Italy

Analizzando i contro dobbiamo fin da subito notare che la suola è piuttosto rigida; questo aspetto non aiuta ad entrare immediatamente in confidenza con la scarpa, anche se dopo un breve lasso di tempo la situazione sembra migliorare.

Puma evopower 1.3

La sensibilità al tocco, offerta dalle incisioni sulla tomaia, è ottima ma il ritorno ad una plastica meno viscosa, rispetto a quella delle evoPOWER 1.2 (il rivestimento esterno sembra infatti ricordare quello delle Puma evoPOWER 1) finisce col creare qualche impaccio con la pioggia o in condizioni di umidità pronunciata. Un ultimo appunto, e lo avevamo promesso, è legato alla linguetta, che è fin troppo corta e finisce per spostarsi in continuazione, creando dei fastidi al collo del piede.

Tirando le somme, le Puma evoPOWER 1.3 si caratterizzano come scarpini solidi, con pochissime problematiche legate all’usura e innovazioni interessanti; nello specifico le incisioni sulla tomaia sono state particolarmente apprezzate nella fase di trattamento della palla. Una scarpa che quindi ben si adatta a coloro che cercano un prodotto affidabile e leggero, capace di garantire stabilità e potenza e, allo stesso tempo, uno stile fresco e innovativo. Non a caso queste Puma le troviamo in tutte le zone del campo, ai piedi di campioni come Buffon, Donnarumma, Chiellini, Fabregas, Yaya Touré o Balotelli. La evoPOWER 1.3 è davvero così, può essere il vostro prodotto ideale in qualsiasi settore del campo. Un pregio non da poco, confermatissimo anche dopo aver messo ai piedi la terza generazione.  [Test: @LPobiati10]