Dan Leydon è un illustratore irlandese, appassionato di calcio, ritratti ...
Chiunque si occupi di calcio e frequenti i social lo sa: questa è stata la settimana del nuovo logo della Juventus, realizzato da Interbrand e presentato lunedì 16 gennaio a Milano, nel corso di una scintillante serata di gala. Un’interpretazione completamente nuova (e minimal, a dir poco) del concetto di stemma calcistico. Una scommessa, l’ennesima, di cui si fa carico la società più gloriosa del calcio italiano, da sempre accostata all’idea di tradizione ma, da alcuni anni, completamente proiettata verso il futuro. Il nuovo logo verrà utilizzato e implementato da luglio 2017, diventando il simbolo unico del mondo-Juve. Juventus analisi nuovo logo
Fra indignazione, sarcasmo e meme, la rete si è scatenata. Noi abbiamo voluto chiedere un analisi al nostro massimo esperto, che è sempre Giuseppe Liuzzo, brand e graphic designer catanese di stanza a Milano, docente di Branding e coordinatore del corso di Graphic Design dello IED di Milano, noto in rete (e soprattutto su YouTube) come creatore di BOB.
JUVENTUS ANALISI NUOVO LOGO
Massimo esperto, come al solito il nuovo logo della Juve ha fatto molto discutere. Tu cosa ne pensi, a prima vista?
“De panza ovviamente spaventa, perché si allontana anni luce dall’immaginario visivo legato al mondo del calcio che per anni ha accompagnato le nostre vite da tifosi, appassionati o detestatori di questo sport fatto di simboli araldici, scudetti e massimalismo degli elementi visivi. Ma io penso che vi sia una ottima sintesi del segno grafico che rende la Juventus non più una semplice squadra ma un modo di essere. Un’estetica che non si limita al comprare il biglietto ma che urla con estrema semplicità i valori di un BRAND che (anche se molto detestato) rappresenta un’eccellenza nel mondo dell’agonismo e della competizione. C’è la “J” in mezzo, le strisce della maglia (colori emotivi) e l’illusione dello “scudo” che comunica immediatamente il passato storico della società. Insomma – ride – se non fosse la Juventus potrei dire che si tratta di un ottimo progetto”.
LEGGI ANCHE L’analisi del nuovo logo della Premier League | L’analisi del nuovo logo della US Soccer
JUVENTUS ANALISI NUOVO LOGO
Molti hanno fatto la lista di quello che manca dal logo (i riferimenti a Torino, la zebra, le stelle, ecc), ma a noi piacerebbe concentrarci su quello che – invece – c’è. Cosa esprime secondo te un logo del genere?
“Fare la lista di quello che manca è facile, il famoso concetto del “senno di poi”: al mondo tutto è migliorabile ma se non inizi non avrai mai nulla da migliorare. Questo marchio e questa nuova identità contengono inanzitutto un linguaggio universale che parlerà alle nuove generazioni, i famosi millennials, che vedono il calcio come centri scommesse e non come campetti di periferia. Ragazzi che non sono cresciuti con l’araldica delle aziende familiari, ma con sul proprio telefono le icone delle multinazionali, che combattono semplificando il tratto grafico con l’obiettivo di essere riconosciute immediatamente in un mondo dove la soglia dell’attenzione si sta (inevitabilmente) abbassando sempre di più. Questo marchio può sembrare banale, ma abbraccia tutto il mondo proprio per la sua semplicità. Un bambino può riprodurlo con un pastello sul muro di casa o sul diario di un amico. Vi ricordate come tutti facevamo da piccoli con il logo Nike, quando passavamo il tempo a disegnarlo un po’ ovunque? Bene: questo è ciò in cui un marchio deve affondare le sue radici. Il marchio non si lega a Torino, ma in fondo la Juventus è legata a Torino come la pizza lo è a Napoli, ovvero per nulla. La Juve è una multinazionale, non ha legami territoriali a partire dal nome “gioventù” e quindi era forse l’unica squadra – insieme all’Inter – a poter svincolarsi dalle catene della rappresentazione territoriale”.
JUVENTUS ANALISI NUOVO LOGO
Solitamente le squadre di calcio sui remake del crest sono molto tradizionaliste. Questa è una scelta di grande rottura: come la dobbiamo interpretare?
“Come l’inevitabile mondo che cambia. Il calcio subisce molte pressioni, in quanto per molti l’andamento della squadra non è solo un passatempo domenicale ma un fattore di fede, quindi ogni cambiamento spaventa e vige la regola dei bei vecchi tempi. Come se domani decidessero che la croce non rappresenta più la religione cattolica ma il papa ci vuole un’anguria con gli occhiali. Quali sarebbero le reazioni secondo voi? Le squadre di calcio devono fidelizzare i propri supporter ma non essere schiave di essi. Come ho detto prima siamo in un mondo dove puoi scommettere in tempo reale su chi segnerà, come segnerà e quando segnerà un gol, siamo nel mondo dell’immediatezza e della velocità d’azione. Un mondo dove finalmente il tempo è realmente una risorsa importante”.
JUVENTUS ANALISI NUOVO LOGO
Molti si chiedono come questa identità grafica si adatterà all’abbigliamento tecnico. Come a dire “Ok lo stadio e i cappellini, ma le maglie da gioco…”. E’ un dubbio lecito?
“Ogni dubbio è sempre lecito, illecite sono le certezze. Secondo me questo segno grafico ha un’adattabilità nettamente superiore su ogni genere di divisa e merchandising. In più ne ridurrà il costo, in quanto facile da riprodurre in serigrafia o ricamo. Secondo me, passato questo momento di esplosione e paura per la novità, i tifosi della Juventus saranno orgogliosi di questa nuova strada comunicativa, che renderà i valori legati alla società riconoscibili in maniera universale da tutti. Certo che se sei la JUVE non puoi affidarti ad un’agenzia che si chiama INTERbrand per farti rifare il look. Ahahah, scusate, questa era pessima!”
JUVENTUS NUOVO LOGO MAGLIE
[Immagini: Juventus FC – maglia: Franco Carabajal]
1 comment
Comments are closed.