Bolton, un kit speciale per Burnden Park

Bolton, un kit speciale per Burnden Park

La sera dell’8 marzo, nel turno infrasettimanale di Championship, il Bolton Wanderers ha indossato una speciale divisa commemorativa – realizzata da Macron – per ricordare il Burnden Park disaster, la strage di Burnden Park, avvenuta nel 1946. Nella gara casalinga terminata 2-2 contro l’Ipswich Town, il club ha voluto commemorare così il 70° anniversario della tragedia che vide morire 33 persone il 9 marzo ’46, durante la gara di FA Cup contro lo Stoke City.

BWFC Burnden kit (2)

La divisa realizzata da Macron è di base blu scuro, a strisce orizzontali larghe di una tonalità leggermente più chiara, sulla quale il logo del brand italiano è bianco, come l’orlo di entrambe le maniche e il colletto alla coreana, chiuso dai bottoni nascosti al centro. Sulle strisce più chiare sono iscritti, sempre in blu, i nomi delle 33 vittime; sulla parte posteriore del colletto appare, in corsivo, la data della tragedia (09-03-1946), appena sopra la rosa del Lancashire, simbolo della regione geografica cui storicamente apparteneva la città di Bolton. Con una nota, il club ha voluto ringraziare il main sponsor ROK Mobile per aver scelto di non apparire al centro della maglia (prodotta in soli 1000 esemplari, venduti a fine settembre ai soli abbonati dei Trotters), rispettando così il significato e il ricordo delle persone che hanno perso la vita in quella tragica giornata.

BWFC Burnden kit (1)

Burnden Park fu lo stadio del Bolton per 102 anni, dal 1895 al 1997. Il 9 marzo del 1946, in occasione del sesto turno di FA Cup contro lo Stoke City di Stanley Matthews, accorsero allo stadio per la partita oltre 85mila persone, troppe per uno stadio che ne accoglieva, quando esaurito, poco meno di 70mila. Il grande affollamento e una gestione errata degli ingressi e dell’emergenza provocarono una calca e ripetuti crolli, che causarono 33 morti e 400 feriti, la più grande tragedia del calcio britannico per 25 anni, fino a quella di Ibrox Park (Glasgow, 1971). Una Hillsbrough del secondo dopoguerra che la grande famiglia del Bolton ha mostrato di non voler scordare, neanche a 70 anni di distanza.

[A cura di @fraquarti – Foto: Facebook BWFC Official]