The nature of motion: Nike alla Milano Design Week 2016

The nature of motion: Nike alla Milano Design Week 2016

Ogni anno, durante la Milano Design Week, la città meneghina diventa l’ombelico del mondo. Ci sono centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni angolo del pianeta, tutti i brand principali del mondo, i migliori rappresentanti del design internazionale ed esponenti di tutte le varie forme d’arte. C’è – ovviamente – anche Nike, azienda che della ricerca abbinata al design ha fatto una bandiera. L’ossessione di Nike si chiama Natural Motion, il movimento naturale, l’idea-guida per la quale, a ogni innovazione, il divario tra prodotto e corpo diminuisce.

In occasione della Milano Design Week 2016, dal 12 al 17 aprile, dieci designer contemporanei e innovativi si sono uniti a Nike nell’area di via Orobia 15 per esplorare The Nature of Motion attraverso vari mezzi. Alcuni lavori sono concettuali, anticipando le future tecnologie, altri pratici. In molti casi sono stati utilizzati alcuni dei materiali unici di Nike, come la tecnologia Flyknit.

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Lindsey Adelman

I progetti dell’americana Lindsey Adelman sono ispirati alle forme strutturali trovate in natura e alla tensione visiva che nasce dall’unione di vetro soffiato a mano con elementi metallici prodotti a macchina. L’installazione si ispira al Natural Motion delle piante. Comprende due rami luminosi, ognuno dei quali incorporta più fasi dello sviluppo nautrale che genera un un’unica e coesa forma. Le forme, in contatto grazie ad una vibrazione uno sforzo a rappresentare il mistero della natura al qule si elude, all’interno dei vincoli di componenti industriali.
Adelman vive e lavora a New York.

Enrica Cavarzan e Marco Zavagno

Gli italiani Enrica Cavarzan e Marco Zavagno sono i fondatori di Zaven, studio creativo multidisciplinare, che approfondisce le interazioni tra comunicazione, design e arte tramite il design di prodotti, grafica e installazioni e anche interventi di direzione creativa. Le lampade da terra oversize di Cavarzan e Zavagno sono caratterizzate da diffusori creati con Nike Flyknit, dando forma ad un’installazione ispirata alla bellezza dell’atleta in azione. Riflessi, luci e ombre vengono sfruttati per accentuare il movimento dell’uomo nello spazio.
Lo studio Zaven è a Venezia.

Martino Gamper

Con una formazione tradizionale da mobiliere e scultore, l’italiano Martino Gamper realizza un connubio tra un approccio pragmatico al fare e un interesse per il riciclo e il riutilizzo dei materiali, sia grezzi che finiti. In mostra all’interno di un ambiente domestico ricostruito appositamente, la collezione di tamburi di Gamper crea un testimonianza del ritmo del movimento naturale, tendendo i tessuti tecnici Nike Flyknit su cornici di compensato laminato e allacciate con stringhe Nike.
Gamper vive e lavora a Londra.

Max Lamb

Il designer di mobili inglese Max Lamb menziona l’infanzia nell’accidentato paesaggio della Cornovaglia, Inghilterra, come catalizzatore del suo interesse per i materiali naturali, soprattutto roccia metallo e legno, che lui elabora in forme pure e brutali per evidenziare le qualità grezze dei rispettivi materiali. L’installazione surreale di Lamb mostra pesanti blocchi di alluminio, marmo e polistirene che levitano senza sforzo su un campo di aria compressa, che consente loro di muoversi anche con tocchi leggeri e, di contro, stravolge la percezione di peso e fatica.
Lamb vive e lavora a Londra.

Greg Lynn

L’architetto americano Greg Lynn unisce la realtà del design e della costruzione alle moderne tecnologie digitali per spingere al limite entrambi i mezzi. Pioniere di nuovi metodi di produzione di forme ergonomiche tramite l’utilizzo di macchinari CNC (Computer Numerically Controlled), utilizza ora anche la tecnologia digitale per cambiare gli ambienti in modo dinamico durante il loro uso. La sedia microclimatica intelligente di Lynn, costruita in fibra di carbonio rigida e flessibile, utilizza sensori integrati per calcolare la temperatura corporea di chi è seduto e regolare di conseguenza i moduli Peltier integrati per il raffreddamento, e di conseguenza i fori di calore in alluminio. La superficie è disegnata per garantire il massimo contatto con chi è seduto, con l’obiettivo di rinfrescare o riscaldare l’atleta nelle pause tra periodi di attività fisica.
Lo studio FORM di Greg Lynn ha sede a Los Angeles.

Bertijan Pot

Il lavoro del designer olandese Bertijan Pot è alimentato da una curiosità istintiva per i materiali, le tecniche, le strutture, gli schemi e i colori, che lo porta a superare i confini convenzionali della produzione e a sperimentare tecniche tradizionalmente legate ai tessuti e alla tessitura. La serie di sgabelli e resting pod di Pot assume come punto di partenza strutturale la ruota, simbolo di stabilità e movimento. Tappezzando le camere d’aria di una macchina, una carriola, un camion e un trattore con materiali Nike come corde, lacci da scarpe Nike e cinture, il designer dà il via a un mix inaspettato ma efficace di tecniche artigianali di tessitura a mano e materiali altamente performanti.
Pot vive e lavora a Rotterdam.

Clara von Zweigbergk e Shane Schneck

La svedese Clara von Zweigbergk completa la sua preparazione di designer grafica con un interesse per carta, colori e artigianato, creando così prodotti sorprendenti. Il designer industriale americano Shane Schneck, con il suo Office for Design, crea un ponte tra le discipline del design e della tecnologia nello sforzo di forgiare nuove soluzioni per la vita contemporanea. Il set di sette sedute della coppia studia le interconnessioni tra equilibrio e postura, con particolare riguardo alle modalità di interazione del corpo umano con gli oggetti statici. Ogni seduta, richiede il coinvolgimento di chi è seduto per raggiungere l’equilibrio. Un range di diverse altezze e posture tra le sedute, giustifica una varietà di scenari sociali, fornendo un’alternativa attiva alla normale seduta sedentaria. La combinazione di materiali è simile a quella delle scarpe. Una base di sughero funge da “suola” garantendo tenuta e peso, mentre una parte superiore di poliuretano di media densità, costituisce una seduta più morbida.
Von Zweigbergk e Schneck vivono e lavorano a Stoccolma.

Sebastian Wrong

Sebastian Wrong è un designer e direttore creativo inglese specializzato in processi e materiali di produzione contemporanea e ha una particolare predilezione per la creazione di prodotti di qualità, interesse evidente soprattutto nel suo lavoro come direttore creativo del produttore londinese di apparecchi di illuminazione Wrong.London e nei suoi progetti.
La sedia ergonomica di Wrong, ideata come seduta pubblica, viene realizzata avvolgendo un tessuto intricato intorno a una cornice di ferro vuota. Creato con Nike Flyknit, il rivestimento dettagliato riproduce il dipinto di Umberto Boccioni “Dinamismo di un calciatore”, del 1913, e rispecchia l’ammirazione di Wrong per il Futurismo Italiano e lo studio del movimento su modernità, velocità e dinamismo.
Wrong vive e lavora a Londra.

Ma non c’è solo il design. In programma per il periodo della Milano Design Week ci sono tutta una serie di eventi e incontri (la lista completa QUI) e numerosi appuntamenti sportivi.

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Dal 12 al 16 aprile saranno intensificati gli allenamenti gratuiti – e aperti a tutti – guidati da trainer, coach professionisti e pacer Nike, che consentiranno ai runner di esplorare di corsa i punti chiave della Milano Design Week e di avere accesso alle sessioni più esclusive di training. Martedì 12 e giovedì 14 la partenza delle run è in programma alle 8 da via Orobia 15, e alle 20 degli stessi giorni è possibile prendere parte – sempre in via Orobia – ad una speciale sessione di training e running. Mercoledì 13 e venerdì 15 sono in programma alle 8 sessioni di training e running in via Orobia 15 e alle 19.15 partiranno le run da NikeLab, in via Lanza 1. Sabato 16 la partenza della run è prevista per le 15 e dopo la corsa è previsto il live di Daphni e Floating Points). Per partecipare alle sessioni di running e training della Milano Design Week 2016 occorre registrarsi al link: nike.com/milano.