Talenti in fuga: Matteo Darmian e il Manchester Utd.

Talenti in fuga: Matteo Darmian e il Manchester Utd.

di Fabio Fagnani

Matteo Darmian, classe 1989, il volto di un’ Italia che funziona ma che poi scappa all’estero. Il terzino milanese ha dimostrato in questi anni – in particolar modo nell’ultima stagione con il Torino – tutto il suo valore. Giocatore intelligente, tattico, dinamico, ambidestro e talentuoso, il tipo che fa comodo ad ogni allenatore e che – non a caso – è arrivato fino ad indossare la maglia azzurra. Eppure in questo inizio di stagione il ragazzotto di Legnano sta giocando con la maglia del Manchester United. Debutto assoluto nell’amichevole contro il Club America (45′ giocati con tranquillità e sicurezza), poi le vittorie contro San Josè Earthquakes e Barcellona, sempre con il classico numero 36 sulle spalle, il portafortuna scelto anche per l’avventura inglese.

What’s it like to sign for Manchester United?Here’s Matteo Darmian’s first day….

Posted by Manchester United on Saturday, 11 July 2015

L’allenatore che ha voluto Darmian, Louis Van Gaal, è un generale di alto livello, uno stratega che pretende il massimo dal suo plotone. Nell’anno passato il Manchester United non è riuscito a convincere i propri tifosi, né per la qualità di gioco espressa, né per i risultati ottenuti. Serviva qualcosa di diverso, una ventata d’aria fresca. E uno dei nuovi volti scelti dal manager olandese (assieme a Schweinsteiger, Schneiderlin e Depay) è proprio quello di Matteo Darmian. Una faccia fresca che ispira tranquillità, serenità ma allo stesso tempo sicurezza e impegno.

Dove gioca Darmian? Il calciatore italiano si adatta bene sia ad una difesa a quattro, nel ruolo di terzino, sia nel centrocampo a cinque. L’anno scorso nel Torino, Ventura lo ha utilizzando come esterno nel 3-5-2, sia a destra che a sinistra. Darmian è il classico tornante che offre tanta corsa, un’ottima fase difensiva e grande spinta nella fase offensiva. Non ha una grande vena realizzativa, ma quando segna lo fa nelle partite importanti: per conferme chiedere agli juventini o ai baschi dell’Athletic Bilbao.

Darmian-vs-Earthquakes

Affare fatto, ma a che prezzo? Il prezzo del cartellino non deve sorprendere – 18 milioni di euro più 2 milioni legati ai bonus – il presidente del Torino Cairo non svende i suoi giocatori, anzi, se possibile “ci fa la cresta”. Un anno fa partirono Ciro Immobile (Borussia Dortmund, ora al Siviglia) e Alessio Cerci (Atletico Madrid, ora al Milan) per una cifra totale di circa 40 milioni di euro. La qualità si paga.

Italians United. Il talento milanese non è il primo italiano che fa tappa a Manchester, sponda United. Nel 1968 Carlo Sartori esordì con la maglia dei Red Devils, entrando dalla panchina al posto di Burns contro il Tottenham. Primo italiano a solcare il terreno di gioco dell’ Old Trafford e primo giocatore non britannico della storia dello United, era un esterno di centrocampo, grande amico del leggendario George Best fin dai tempi delle giovanili. Sartori si trasformò, successivamente, in un centrocampista centrale, un interditore vecchia maniera. La sua carriera inglese finì nel 1973 quando decise di tentare la carriera italiana – pare su consiglio dell’Esercito Italiano – militando fra le altre nel Bologna e nel Lecce.

Indimenticabili, poi, le quattro presenze di Massimo Taibi, ex portiere di Venezia e Milan, acquistato da Sir Alex Ferguson per una cifra vicina ai 4 milioni di sterline nel 1999. Taibi avrebbe dovuto sostituire Peter Schmeichel, il grande portiere dello United che aveva cambiato aria dopo aver conquistato lo storico “treble” (Premier, Champions League e FA Cup), ma bastarono poche partite e un clamoroso errore contro il Southampton e il portiere palermitano si trasformò da titolare a panchinaro fisso, tornando in Italia a gennaio.

Manchester United's Giuseppe Rossi

Ferguson si è affezionato a pochi giocatori nella sua carriera. Uno di questi è sicuramente Giuseppe Rossi; “Pepito” lasciò gli Stati Uniti per il Parma a 12 anni, ma nel 2004, a 17, non potè resistere alla corte di Sir Alex. Rossi è un talento e lo dimostra subito. Nel debutto in Premier League contro il Sunderland subentra a Van Nistelrooy, non proprio uno qualunque, e qualche minuto dopo ha già fatto gol. Rossi, gli appassionati italiani e una frangia di tifosi inglesi sognano un futuro brillante. Certi palcoscenici, però, pretendono tutto e subito e Rossi, ora attaccante della Fiorentina, non è riuscito ha dimostrare tutto il suo talento. Forse ci voleva più calma per farlo maturare, ma nel calcio il tempo spesso non esiste.

L’ultimo italiano, prima di Darmian, a vestire la maglia rossa del Manchester United è stato Federico Macheda. Bollato da subito come un talento memorabile, è diventato progressivamente un talento dimenticabile. Aveva iniziato la sua carriera in prima squadra con due reti decisive e qualche convocazione in Champions League, ma da lì in poi ottenne solo poche presenze e tanti prestiti: dalla Sampdoria allo Stoccarda, passando per QPR, Doncaster e Bitmingham. Nell’estate 2014, alla scadenza del contratto con lo United, è passato al Cardiff.

Fino a questo momento, insomma, nessun italiano è entrato davvero nella storia del Manchester United. Ma prima o poi le cose devono cambiare. Sarà Matteo Darmian a cambiare la storia?



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