Nike Hypervenom 2: cosa succede?

Nike Hypervenom 2: cosa succede?

La Nike Hypervenom 2 Phantom, la più “giovane” fra le scarpe da calcio della casa americana, prima Hypervenom con Dynamic Fit Collar, è sul mercato da appena cinque mesi. Periodo denso, nel quale ha “timbrato” una finale di Champions League e raggiunto diversi record ai piedi dei suoi testimonial.

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Come tutti voi appassionati sapete – però – da qualche settimana è emerso qualche problemino fra la Hypervenom 2 e alcuni atleti, come reso evidente dalla decisione di Neymar – già, proprio il volto scelto da Nike per il lancio della HV2 – di scendere in campo con delle Mercurial Vapor rosa a Vigo, a fine settembre. Da quel giorno l’attenzione nei confronti dei portabandiera della Hypervenom 2 è aumentata e la lista dei “transfughi” (quasi tutti verso le Mercurial Vapor, ndr) è aumentata sensibilmente: da Kovacic a Isco, da Marione Mandzukic ad Aubameyang.

Per cercare di capire qualcosa di più, abbiamo convocato virtualmente un po’ di addetti ai lavori. Amici, ma soprattutto gente che – per lavoro e per passione – è sempre attenta e concentrata al 100% su quello che accade in campo e nel magico mondo delle scarpe da calcio. Cercheremo di risolvere il giallo-Hypervenom 2 grazie alla frizzante competenza del toscanaccio Saverio Biliotti (SoccerHouse 24 – Scarpini.it) e del comandante Francesco “Brizzo” Brizzolara (Calcioshop.it – La guida del calcio) e all’occhio giovane ma attento di Francesco Manca (Footballerz Italy).

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Il “caso Hypervenom” è ormai sotto gli occhi di tutti. Da addetto ai lavori, che opinione ti sei fatto?

Saverio (SoccerHouse 24 – Scarpini.it)
Abbiamo parlato, scritto, recensito tanto, tantissimo su Hypervenom. Onestamente credo cia sia troppo frenesia nel giudicare un prodotto di questo livello. Noi come SH24, ci diamo almeno 8-10 mesi dal momento dell’uscita, per avere un giudizio “completo”.

Francesco (Calcioshop.it – La guida del calcio)
Iniziamo con il dire che non è un caso allarmante! Di certo qualche errore di progettazione sulla Hypervenom 2 c’è stato, soprattutto comparandola con gli altri silos di Nike e con il modello passato. Rispetto gli altri due modelli Mid lo strato che copre il Flyknit risulta essere abbastanza “spesso” andando a limitare parzialmente le qualità dell’innovativo tessuto creato da Nike (Flyknit). Magista Obra e Mercurial Superfly risultano essere infatti più leggere e agili. Non è una questione di peso specifico della scarpa ma di struttura della tomaia stessa. Questo tipo di prodotto non viene prodotto da altri brand, quindi la concorrenza è interna alla casa americana e si parla comunque di prodotti tecnologicamente molto avanzati.

Francesco (Footballerz Italy)
Ovviamente c’è qualcosa che non va nelle scarpe secondo i calciatori, Neymar che le ha provate sia in versione Phantom che in versione Phinish continua a non esserne soddisfatto, a quanto pare. Io penso che Nike cambiando la struttura della tomaia abbia creato qualche problema nella calzata, che non è più “permissiva” come nelle Hypervenom 1, in cui la Nike Skin era davvero qualcosa di fantastico.

Fabio (footbAll Nerds)
Come abbiamo scritto dopo Berlino e nella recensione, il punto è che Hypervenom 1 e 2 sono due scarpe concettualmente diverse. Per chi gioca a calcio non c’è nulla di più personale, secondo noi, della scelta dello scarpino; per cui siamo rimasti colpiti dal dietrofront di Neymar & Co. ma non ne abbiamo ricavato un’opinione negativa sulla scarpa. Quella è davvero troppo presto per darla.

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2. La Hypervenom 2 è radicalmente diversa dalla precedente. Le hai usate tutte e due, che pregi e difetti ci vedi?

Francesco (Calcioshop.it – La guida del calcio)
Comparando le Hypervenom Phantom prima versione con le Phinish della seconda generazione (quelle “basse”), sono state aggiunte delle tecnologie importanti come il Flywire ma probabilmente i consumatori non hanno visto ciò come un fattore determinante. Ritengo che il bello delle scarpe da calcio sia la soggettività delle opinioni: ognuno può ritenere una calzatura più comoda di un’altra in base al proprio piede e alla propria sensibilità. Il mio è un parere assolutamente personale, da vecchio nostalgico consumatore di Nike Total90! Il salto di qualità tra le due edizioni è comunque evidente, il precedente sintetico sembrava elastico ad un primo sguardo ma non si sformava poi in modo eccessivo e quelli come me, abituati ad utilizzare scarpe piccole da rendere con il tempo delle “pantofole”, con il passare del tempo rimanevano delusi e con in eredità dita doloranti! La nuova Hypervenom 2 Phinish è – dal mio punto di vista – una scarpa di livello superiore alla precedente edizione, capace di adattarsi al piede in breve tempo.

Francesco (Footballerz Italy)
I pregi della prima versione erano sotto gli occhi di tutti. Tomaia super comoda, soffice ed elastica, tocco di palla e grip sulla palla perfetti e suola adattissima ai movimenti agili. Penso che Nike nella HV2 abbia un po’ perso di vista il concetto di agilità, infatti indossandole si ha la sensazione di una scarpa stretta, quasi fosse una scarpa del segmento Speed. Il pregio è che nella Nike Hypervenom 2 non si ha nessun problema sul tallone, come si ha magari con Magista Obra o Mercurial Superfly, e allo stesso tempo la suola rimane ottima sotto tutti i punti di vista: buon grip, ottima stabilità e grande agilità nei movimenti rotatori.

Saverio (SoccerHouse 24 – Scarpini.it)
Assolutamente utilizzate entrambe. Personalmente ero accanito utilizzatore delle Hypervenom 1: bella, comoda, ma terribilmente delicata. Il pregio dell’elasticità della tomaia era poi anche il suo più grande difetto, veramente troppo corta la coperta. Credo che Nike abbia fatto un lavoro su Hypervenom 2 proprio in questa direzione e io la ritengo un passo in avanti. Se pensiamo al tipo di prodotto che deve essere Hypervenom, i giocatori che devono rappresentarla, secondo noi la direzione è quella giusta. Alla fine, se ci pensiamo bene, i giocatori che stanno avendo problemi sono proprio quelli che un tempo sono stati “spinti” a passare ad un nuovo silo (Neymar, Isco e via discorrendo). I veri T90, i veri attaccanti letali come li definisce Nike (Lewandoski o Higuain per citare i due più clamorosi), non mi pare abbiano questi enormi problemi, anzi.

Fabio (footbAll Nerds)
Proprio l’uso comparato che ci ha fatto capire come si trattasse di due scarpe ben differenti. Morbida ma “leggerina” la Hypervenom 1, più compatta ma altrettanto maneggevole la Hypervenom 2. E’ come se Nike si fosse, con il nuovo modello, allontanata dal segmento Speed – il più imparentato con la prima generazione – per dare a questa scarpa un’identità più definita.

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3. Che soluzione vedi per questo “giallo”?

Francesco (Footballerz Italy)
Come finirà è molto difficile dirlo, anche perché non penso che Nike si aspettasse tutta questa “fuga da Hypervenom” subito dopo il lancio del nuovo modello. Credo sarà difficile vedere una versione ridisegnata già nel 2016. Quello che per ora può fare è, secondo me, continuare a dare scarpe modificate su misura, mantenendo la veste grafica delle Hypervenom, come si è fatto con Neymar.

Saverio (SoccerHouse 24 – Scarpini.it)
Soluzione?? (ride). Partiamo da un presupposto: se ci vogliamo fare mille seghe mentali (si può dire?), allora possiamo dire che le nuove Hypervenom sono scomode, che hanno fatto un passo indietro, che Neymar non le usa più volentieri. Se vogliamo essere realisti, concreti, diciamo che è importante seguire le evoluzioni di tutti i professionisti, ma che come per tutti i prodotti ci sono delle caratteristiche che possono soddisfare o meno le esigenze del singolo. Io dico che – ad oggi – Hypervenom, è sicuramente il prodotto più “esclusivo” dei quattro silo Nike Football e che la soluzione del “giallo” sia capire il prodotto giusto. Che, guarda un po’, potrebbe essere proprio Nike Hypervenom 2.

Francesco (Calcioshop.it – La guida del calcio)
La soluzione è semplice. Stiamo parlando di Nike, l’azienda più recettiva e con la capacità di problem solving più veloce ed efficace sul mercato. Il problema è forse legato più alla percezione che al prodotto stesso, quindi è prevedibile una controffensiva di visibilità della casa del baffo su Hypervenom in modo da spazzare via ogni tipo di dubbio! Le novità del prossimo futuro a livello di styling sono però legate alle due concorrenti interne a Nike stessa. Questo sì che sarà davvero interessante: valutarne i risvolti e l’impatto sul mercato e sull’appeal di Hypervenom.

Fabio (footbAll Nerds)
Facile. L’assassino è Lewandowski.

[a cura di @orangeket]



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