Diadora Match Winner RB, la nostra recensione

Diadora Match Winner RB, la nostra recensione

Personalmente l’ultima volta che avevo giocato una partita con delle scarpe Diadora ai piedi era il 2006 e – al rientro da un infortunio – inforcai le mie vecchie Diadora Attiva per i primi 60′ in campo. Erano state Diadora le mie primissime scarpe da bambino (delle Van Basten) e una lunga serie di compagne di viaggio, comprese le classiche Brasil (a 13 e a 6) e quelle arancio e bianco – di cui non ricordo il nome – che usava Seedorf in nazionale.

Da lì e per 11 anni, Diadora è sparito dai miei radar e, lentamente, è finito un po’ ai margini dello scenario-scarpe da calcio, travolta dalla new wave fatta di progresso tecnologico spinto e campagne pubblicitarie e – sostanzialmente – da due nemici troppo difficili da combattere.

Ciò nonostante, quando ci è stato proposto di testare le Diadora Match Winner RB Italy OG, riedizione 2017 delle scarpe del grande Roberto Baggio, il fremito al cuore c’è stato tutto.

Portarle in campo per preparare la recensione è stato un onore, oltre che un piacere.

Diadora Match Winner RB recensione

diadora baggio

Diadora Match Winner RB recensione: perché sì

 

Il motivo per scegliere le Match Winner RB Italy versione 2017 è innanzitutto una: sono bellissime.

Sia nella versione del test (bianca con dettagli blu navy e lacci rossi) che in quella più tradizionale nera e gialla. Uno scarpino che trasuda storia e cura del dettaglio, estetico ma non solo. In più, vuoi mettere il sottile piacere di andare in campo con un oggetto simile e far sbavare compagni e avversari? Certo è che per portare il 10 e la firma del Divin Codino sulle scarpe ci vuole una personalità non indifferente.

Come sapete tutti, siamo amanti del progresso tecnologico. Però sappiamo anche che a livello dilettantistico e amatoriale molti preferiscono “sposare” la pelle e avere magari quel filo di “protezione” in più, anche se a scapito della leggerezza.

Se vi riconoscete nell’identikit, le Diadora Match Winner RB Italy sono le scarpe adatte a voi. Pelle in canguro pieno fiore morbidissima, con trapuntature classiche, a fasciare e riparare il piede da intemperie e contatti indesiderati.

Inoltre la pelle ha subito un trattamento idrorepellente in caso di pioggia; un bel plus, soprattutto sommato a linguetta e fodera interna in microfibra Hydro.

La calzata è confortevole e old style, sia nella corsa sia quando si calcia. Anni di scarpini sempre più leggeri e minimali potrebbero averci “viziato” i piedi, ma sono bastati pochi minuti sul campo per ritrovare antiche sensazioni.

Diadora Match Winner RB recensione: perché no

 

Immaginiamo sia sostanzialmente una questione di età. Chi è nato e cresciuto con scarpini moderni farà fatica ad adattarsi a un’ottima scarpa da calcio anni Novanta. Il peso è quello che è, la suola a tacchetti conici (12) è di vecchia concezione, anche se realizzata con materiali più moderni.

Perfetta sull’erba naturale, accettabile sul sintetico, ma comunque legata a quella che era l’idea delle scarpe da calcio 25 anni fa. Dimentichiamoci, dunque, leggerezza, tacchetti a zig zag, fibra di carbonio e altre amenità: nella sua fedeltà all’originale (suola in poliuretano di diversa durezza) la Diadora Match Winner RB 2017 è una scarpa quasi senza compromessi.

Ad esempio, durante il primo allenamento nello scarpino si è creato un “punto di contatto” decisamente fastidioso sul tallone. Ma è bastato proteggerlo (proprio come si faceva una volta) e far passare qualche altro allenamento perché la scarpa si adattasse perfettamente al piede.

Per lo stesso motivo, sulla parte posteriore della caviglia la sensazione è di avere il piede leggermente instabile, poco “contenuto” nella scarpa, come se potesse sfilarsi. Doppia calza o Trusox, però, bastano per risolvere il problema alla perfezione.

Diadora Match Winner RB recensione

diadora baggio

Diadora Match Winner RB recensione: le conclusioni

In conclusione, la Diadora Match Winner RB Italy OG è (oltre che un oggetto da collezionisti) un’ottima scarpa, realizzata con materiali di prima scelta anche se secondo una concezione poco “moderna”. La scelta perfetta per chi bada al sodo ed è soddisfatto quando circonda il piede di pregiata pelle di prima qualità.

Il feeeling con la palla è notevole: sia nel calciare che nella conduzione si percepisce bene il pallone e si ha sempre la sensazione di poterlo mettere dove si vuole. Estremamente adatta sia a centrocampisti di qualità che a difensori centrali dai piedi buoni, che amano lancio e impostazione.

Chiaro però che il ruolo perfetto per questa scarpa è solo uno, quello annunciato dal numero ricamato sul fianco delle Match Winner. Il 10, il trequartista, proprio come Roby.