C’era una volta San Iker Casillas

C’era una volta San Iker Casillas

“Diego es mi portero”. Potrebbe essere l’hashtag dei tifosi del Milan in onore di Diego Lopez, una delle poche note liete in una stagione disgraziata per i colori rossoneri. Invece no: è lo slogan dei tifosi del Real Madrid, tornato in auge in queste ore, dopo la disastrosa prestazione di Iker Casillas nel derby con l’Atletico di sabato scorso.

Il gol preso da Tiago, che ha spianato la strada al trionfo ‘colchoneros’ nel derby, è frutto di una clamorosa papera di Casillas, che si fa passare sotto il ventre un tiro senza pretese. Il problema, in casa Real, è che gli errori del n°1 blancos ultimamente si ripetono in modo preoccupante. Se n’era già accorto Josè Mourinho, che due anni fa lo mise in panchina in favore di Diego Lopez, più sicuro e affidabile a detta dello Special One. Iker viveva una situazione atipica: titolare in Nazionale, riserva nel club. Con Carlo Ancelotti in panchina le cose non cambiano: nella stagione 2013-2014 viene di nuovo relegato al ruolo di portiere di scorta, alle spalle di Diego Lopez, disputando solamente le partite di Champions League e di Copa del Rey. E’ il punto più basso della carriera di Iker Casillas con la maglia del Real Madrid. Ma qualcuno ha continuato a dargli fiducia, non curandosi della crisi nel club.

Vicente Del Bosque, ct della Roja, non ha mai perso la fiducia in Casillas: ai Mondiali brasiliani il titolare è lui. Iker c’è, ma non si vede: nel primo match contro l’Olanda, la Spagna campione in carica subisce cinque reti, tra cui il pallonetto di testa di Robin Van Persie, con Casillas a spasso per l’area di rigore. Un episodio, si disse. Secondo match: Cile-Spagna 2-0, iberici eliminati al primo turno della Coppa del Mondo. Imputati tutti, in particolare uno.

Agosto 2014, post Mondiale. In casa Real si studiano le mosse per la stagione in arrivo. Tutto lascia presagire una nuova annata in panchina per Casillas. Invece no: Diego Lopez “regalato” al Milan, a Madrid arriva il costaricano Keylor Navas, ma Iker, sorprendentemente, riguadagna i gradi di titolare. Gli svarioni però continuano, la sicurezza di un tempo non c’è più. Fino a sabato: i tifosi possono perdonargli tutto, non il derby con l’Atletico. Diego Lopez diventa un rimpianto, Keylor Navas la carta già in casa. “Diego es mi portero” è solo uno sfogo. Che Iker Casillas non sia più un portiere da Real Madrid, una triste realtà.



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