Adidas Gloro 16.1, il nostro test

Adidas Gloro 16.1, il nostro test

Le Adidas Gloro 16.1 non sono solo una delle scarpe più sottovalutate dell’ultimo anno, ma anche una delle più vendute. Merito di un prezzo estremamente competitivo, certamente, ma anche di un’ottima fattura e di caratteristiche tecniche che non hanno nulla da invidiare a “colleghe” più reclamizzate. Andiamo dunque ad analizzare il tutto con il nostro test sul campo.

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Estetica. A livello estetico le Gloro 16.1 sono una scarpa molto tradizionale: tomaia in pelle di canguro, con linguetta non più pronunciata come le Gloro 15.1 (qui il nostro test) e le inconfondibili tre strisce bianche, marchio della casa tedesca, sia sull’interno che sull’esterno della scarpa. Particolarità interessante è la scritta “Gloro” incisa sulla tomaia all’altezza del tallone. Questo look vintage non deve però trarre in inganno; infatti, sfruttando una notorietà forse inaspettata, questo scarpino è disponibile in una varietà di combinazioni cromatiche davvero impressionante. Insomma questo paio di Adidas ben si adatta a qualsiasi personalità e gusto personale.

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Prestazioni. A livello tecnico si presenta come una scarpa solida, capace di rifuggire dalle classificazioni note (in particolare Velocità/Controllo). È subito da notare, infatti, lo sforzo di fondere alcune delle principali caratteristiche tipiche delle scarpe di velocità e quelle delle scarpe di controllo per ottenere un mix sicuramente originale e ben riuscito. Delle qualità tipiche del controllo le Adidas Gloro 16.1 mostrano sicuramente l’impianto dei tacchetti (confortevoli ma non allungati), la tomaia di pelle di canguro capace di tenere la palla incollata al piede, e la conformazione della suola: ampia sulla pianta e l’avampiede ma più stretta sul tallone. Dove troviamo allora le peculiarità delle scarpe di velocità? In particolare nell’aspetto della punta, estremamente schiacciata, e nella scarsa ampiezza del collo. Se il collo stretto garantisce facilità nei cambi di direzione palla al piede, a discapito chiaramente della semplicità di calcio, la punta affusolata permette davvero il superamento della classificazione di controllo: siamo dunque di fronte ad una scarpa che potremmo quasi definire ibrida.

Manutenzione. Una piccola pecca, se così vogliamo dire, è riscontrabile nella scelta di tomaia in pelle naturale che, proprio come accadeva di norma un tempo, va curata adeguatamente, pena l’irrimediabile perdita della morbidezza della scarpa. Come abbiamo detto, la Adidas Gloro 16.1 è una scarpa che non ha testimonial fra i professionisti eppure ha ottenuto un discreto successo; questo è dovuto nello specifico al prezzo davvero alla portata di tutti (100 euro su adidas.it) per uno scarpino di ottima qualità. La scarpa del popolo l’avevamo definita al momento dell’uscita della prima versione (poi rimessa in produzione a furore del popolo stesso) e ci sentiamo di confermare questa classificazione, che ci aiuta a ricordare che il calcio è di chiunque si allacci una scarpa per entrare su un terreno di gioco di qualunque categoria, portando con se prima di tutto l’amore per questo sport meraviglioso. [Test: @LPobiati10]



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